Settembre è il mese dei buoni propositi, il nuovo Capodanno, quello delle to do list. Lo leggiamo urbi et orbi, mentre stiamo ancora mettendo via i costumi e riponendo le creme solari nell’armadietto. Mentre stiamo cercando ancora di capire chi siamo e dove dobbiamo andare, dopo settimane passate con l’unico pensiero di scegliere il costume da bagno. È già difficile rientrare, figurarsi se abbiamo voglia di cominciare a stressarci con la lista di cose da fare e di obiettivi ambiziosissimi che difficilmente riusciremo a perseguire del tutto e che, per questo, ci causeranno altra frustrazione. Quindi, fermi tutti: ripartiamo dalle cose che ci piace fare. Come ad esempio leggere. E per fortuna i libri in uscita a settembre 2024 sono lì pronti a darci carica e serenità per affrontare il rientro senza ansie.
Grandi e attesi ritorni
I libri in uscita a settembre 2024 saranno in grado di offrirci esperienze narrative varie e coinvolgenti. Nuove storie e romanzi avvincenti ci offriranno un rifugio piacevole dal rientro nella quotidianità, rendendo la lettura un piacere irrinunciabile. In particolare questo mese attendiamo con ansia e trepidazione il ritorno di grandi autrici: Tracy Chevalier che torna con un nuovo romanzo storico, che si preannuncia come una delle letture più attese dell’autunno. Ma anche la giovane Giulia Caminito, che con la sua scrittura essenziale trova ancora una volta il modo per raccontare in maniera magistrale sé stessa e la sua generazione, e l’attesissima Chiara Gamberale che, con la sua ultima prova, riesce ancora una volta a dare voce ai segreti più profondi che si annidano dentro ciascuno di noi.
Libri in uscita a settembre 2024
Senza ulteriori indugi, di seguito trovate la nostra selezione di imperdibili tra i libri in uscita a settembre 2024.
Giulia Caminito, Il male che non c’è
(Bompiani, PP. 272, Euro 18,00). Capita, nella vita, che l’universo ci appaia diviso tra quelli che agiscono e non si fanno spaventare dal mondo e quelli come noi, abitati da un dolore nascosto sottopelle. Per Loris tutto ha avuto inizio nel tempo bambino, quando le estati erano piene di fascino come l’orto di nonno Tempesta, vicino alle rovine dell’antica Galeria. Quando era insieme al nonno, il bisogno eccessivo di leggere per scacciare le angosce scompariva e lui imparava cose meravigliose come costruire una voliera e allevare i colombi, fedelissimi e iridescenti. Ora Loris ha trent’anni, ha fatto della lettura il suo mestiere, vive in città e ha una fidanzata di soprannome Jo. Ma il lavoro in casa editrice è precario, l’ansia di non essere all’altezza dell’età adulta lo schiaccia, lo divora. Loris scivola dentro sé stesso, prima per difendersi, poi per auscultare i messaggi d’allarme che il suo corpo gli manda. C’è un male dentro di lui, un male capace di portarsi via ogni residuo di speranza. E mentre i medici, la fidanzata, i genitori appaiono sempre più lontani, a Loris rimangono solo due alleati: i social media, sollievo e nutrimento per i suoi fantasmi, e Catastrofe, la creatura mutaforme – gatta, lupa, amica, sposa – che gli sta vicino nei momenti più difficili.
Libri in uscita a settembre 2024: Chiara Gamberale, Dimmi di te
(Einaudi, Euro 18,00). Ci sono momenti, nella vita, che somigliano a una palude: andare avanti sembra impossibile, possiamo solo lasciarci affondare. Succede a Chiara, quando si ritrova madre quasi per caso e si trasferisce con la figlia in un quartiere di famiglie normali, fedeli a regole che lei ha sempre rifiutato. Abituata a vivere come un’eterna adolescente e affamata di emozioni, non sopporta quella quiete fittizia e presto non riesce piú a lavorare, ad amare, a confidare nel futuro. Ma il casuale incontro con un amico che non vedeva dai tempi del liceo le fa venire un’idea: ricontattare le persone che mitizzava quando adolescente lo era davvero. Per chiedere: e tu? La sopporti, la palude? Sei riuscito a crescere, senza rinunciare a chi sei? Mi spieghi come si fa? Così va a trovare la più desiderata della scuola, il rappresentante d’istituto rivoluzionario, il bravo ragazzo che forse avrebbe potuto salvarla da sé stessa, il tormentato che a sé stessa la condannava.
Diego De Silva, I titoli di coda di una vita insieme
(Einaudi, PP. 248 Euro 19,00). Fosco e Alice si sono amati tanto. E tra poco, senza sapere bene perché, si diranno addio. Per questo, nel vortice di parole più o meno giuste o più o meno sbagliate, abbracci notturni, porte sbattute, avvocati nuovi di zecca e antiche recriminazioni, decidono di raccontare la loro storia a modo loro. Con ostinazione, dolore e persino ironia: tutto quello che nei documenti legali non potrà mai trovare spazio. «L’amore non è una storia, ma due». Per questo Fosco e Alice hanno affidato ai loro rispettivi avvocati le parole che non sanno dirsi, lasciandosi. Alice aspira a una conclusione drammatica, come se un grande amore si misurasse dalle ferite, dal male che è possibile farsi. Vuole enfasi, conflitto, palcoscenico. Fosco è più morbido, quasi passivo, incline ad accettare qualsiasi condizione. E alla fine, come in tutte le separazioni, le loro posizioni si tradurranno in documenti mortificanti, che nulla dicono perché nulla sanno di una vita insieme.
Che riassumono il dolore, e anche la gioia, in parole povere. Per riscrivere con una dignità diversa i titoli di coda della loro storia, decidono allora di ritirarsi in una casa amata, tra i fantasmi dal passato e di ciò che è stato tradito, che siano gli anni felici dell’infanzia, quel tempo bello in cui s’impara il mondo, gli amici di sempre o il loro stesso legame. Trovarsi lì, in quella casa, significa anche cercare un fuoco comune: il loro fuoco. Significa attraversare in due i rimpianti fino a esaurire la sofferenza, estrarre dalle macerie del tempo ciò che rimane vivo e trovare la forza di andare addosso alle cose, persino quando fanno paura.
Libri in uscita a settembre 2024: Tracy Chevalier, La maestra del vetro
(Neri Pozza, PP. 400, Euro 20,00). Murano, 1486. Davanti agli occhi di Orsola Rosso si spalanca uno spettacolo meraviglioso: globi incandescenti che roteano come in una danza, ripiani e ripiani di bicchieri, vasi, lampadari aggrovigliati come polpi tentacolari, e poi i colori, lunghe canne blu, bianche, rosse, e dappertutto schegge di vetro che scricchiolano sotto i piedi come brina variopinta. È la vetreria Barovier, dove Orsola, figlia di un artigiano rivale, si è intrufolata per spiare. Lì, nella fornace, Marietta Barovier, una delle rarissime maestre di quell’arte, sta lavorando a qualcosa che cambierà il mondo: una nuova perla. Alle donne non è concesso fare altro, con il vetro, e Orsola si innamora subito di quell’oggetto ricoperto di stelle candide destinato a adornare il collo delle donne d’Europa e arrivare fino in Africa.
Quando, poco dopo, il padre di Orsola muore in un incidente tanto doloroso quanto banale, saranno proprio la sua passione, la sua intraprendenza e il suo coraggio a tenere alto il nome dei Rosso. E tuttavia, anche se Orsola ha le mani e il cuore per lavorare il vetro, non potrà fare altro che le perle, dapprima di nascosto, al lume della cucina, e poi apertamente, ma sempre in lotta con la famiglia, le consuetudini, il pregiudizio. Nel corso dei secoli i Rosso vivranno straordinari trionfi creativi e perdite strazianti, ascese vertiginose e improvvise cadute, ma il tempo nella laguna si muove lentamente come il vetro fuso, e il dono di Orsola continuerà a brillare, all’apparenza delicato come le sue creazioni, in realtà indistruttibile. Come la Città d’Acqua. Come l’amore.
P.P.
Foto di Brigitte Tohm su Unsplash
Fonte sinossi ibs.it