Se pensate che dormire in camere separate sia un relitto di un’epoca passata, quando le coppie negli anni ‘50 si salutavano con un bacio pudico per poi ritirarsi nei propri letti come in un film di Hitchcock (avete presente La donna che visse due volte?), fermatevi un attimo. Siamo nel 2024, ed è ora di rivalutare questa scelta con occhi nuovi. È davvero così scandaloso desiderare un po’ di solitudine notturna, o è una soluzione brillante per preservare il proprio benessere (e forse anche la relazione)?

Sia chiaro: non stiamo parlando di una crisi di coppia che si manifesta nella separazione dei letti, ma piuttosto di una scelta ponderata, persino evoluta. Dopotutto, non siamo forse creature complesse come Elizabeth Bennet in Orgoglio e Pregiudizio, sempre in bilico tra indipendenza e intimità? Ecco i pro e i contro di dormire in camere separate, per aiutarvi a decidere se questa opzione è davvero un tabù… o un lusso!

Camere separate: i pro di questa scelta

La pace del sonno perfetto: finalmente non sentiamo russare!
Ah, il dolce suono del silenzio. Nessuno che ronfa accanto a te come una motosega abbandonata nella foresta. Dormire senza dover dare gomitate strategiche al partner per farlo girare su un fianco? Ecco la vera pace dei sensi.

Spazio per noi stessi
Dormire da soli significa che il letto è tutto tuo. Puoi finalmente distenderti in quella posizione a stella marina senza sentirti in colpa. Insomma, chi non vorrebbe ogni tanto un po’ di spazio personale, come Carrie Bradshaw che, pur essendo innamorata, non rinuncia al suo spazio vitale nella sua amata casa piena di libri e abiti meravigliosi in Sex and the City?

Routine di bellezza senza interruzioni
C’è qualcosa di speciale nel potersi dedicare alla propria routine serale senza doversi preoccupare di quanto tempo ci metti o se l’odore della tua maschera notturna al carbone attivo non sia gradito al tuo partner. Anche Cleopatra aveva la sua beauty routine, e di certo Marco Antonio non l’aspettava accanto per andare a dormire, giusto?

Netflix senza sensi di colpa
Finalmente puoi guardarti la tua serie tv preferita senza preoccuparsi se lui o lei vuole spegnere la luce o, peggio, ti spoilera la prossima puntata. Puoi binge-watchare The Crown fino alle 2 di notte senza fare il gioco di equilibri del telecomando!

Sogni senza intrusioni
Secondo alcuni psicologi, dormire da soli migliora la qualità del sonno. E con un sonno più profondo, anche i sogni diventano più vividi e intensi. Sarà per questo che Virginia Woolf scriveva di una stanza tutta per sé? Certo, lei parlava di scrittura, ma il concetto si applica bene anche ai sogni notturni!

Camere separate: i contro di questa scelta

Niente coccole
Se avete mai visto Love Actually, saprete quanto sia bello svegliarsi accanto a qualcuno e coccolarsi nel letto, come fanno Sarah e Karl prima che le responsabilità li separino. Dormire in letti diversi significa dire addio a quella sensazione di sicurezza che solo il corpo caldo del partner può dare.

Quel desiderio hot…
Non bisogna nascondersi dietro falsi pudori: a volte la vicinanza fisica è un potente afrodisiaco. E se condividere il letto non garantisce certo un contatto costante, essere in stanze diverse potrebbe raffreddare un po’ il fuoco della passione.

Comunicazione a rischio
Condividere lo stesso letto permette piccoli momenti di complicità prima di addormentarsi: quel “come è andata la giornata?” sussurrato a bassa voce, come se fosse un segreto tra voi. In camere separate, questi momenti potrebbero perdersi, rischiando di trasformarvi in coinquilini che si salutano al mattino e si rivedono a colazione.

La sensazione di distacco
Siete mai stati in un lungo viaggio di lavoro e sentito quella nostalgia nel non avere il partner accanto? Dormire in camere separate può dare una sensazione simile, di distanza fisica che si riflette anche sul piano emotivo. Persino Gatsby, con tutto il suo lusso e le sue feste, voleva solo una cosa: essere vicino a Daisy.

I commenti esterni
Per quanto moderni possiamo essere, c’è sempre chi si sente in diritto di giudicare. “Dormite in camere separate? Ma va tutto bene?” Ecco il rischio: le domande indiscrete degli amici e parenti curiosi che pensano subito a una crisi in corso, manco foste i protagonisti di un dramma di Downton Abbey.

Dormire in camere separate può sembrare un’idea rivoluzionaria, ma, in realtà, può essere una scelta pragmatica e confortevole per molte coppie che hanno diverse esigenze oltre che magari orari di lavoro complessi. Però è certo, non è una decisione per tutti. C’è chi ama il proprio spazio personale e chi, invece, trova conforto nella presenza costante del partner. Ognuno ha il suo modo di vivere la libertà e l’amore, non esiste giusto o sbagliato. Quindi? Provate, parlate e andate a dormire dove vi va.

MaZ

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