Hai mai notato come i pensieri negativi possano prendere il sopravvento nella tua vita? Basta una piccola preoccupazione per innescare una valanga di dubbi e ansie che ci travolgono. “Perderò il lavoro, non avrò più un soldo, nessuno mi aiuterà“. Sembra un monologo tratto da un film drammatico, eppure succede spesso nelle nostre menti. Un po’ come se fossimo protagoniste di un capitolo mai scritto de Le Relazioni pericolose, dove il nostro peggior nemico non è un visconte subdolo, ma la nostra stessa mente. La buona notizia? Esiste un antidoto, e si chiama gratitudine.

Sì, sembra banale, ma fermati un attimo: la gratitudine ha un potere sorprendente, molto più forte di quanto si possa immaginare. E se iniziamo ad applicarla con costanza, possiamo davvero trasformare quelle giornate no in qualcosa di più luminoso. Non stiamo parlando di pensiero positivo alla Pollyanna, ma di un’ancora solida nella realtà che ci aiuti a ritrovare il nostro equilibrio. Ma come funziona alla fine?

L’oscurità dei pensieri negativi: un film che conosciamo bene

Un classico esempio di come i pensieri negativi possano invadere la nostra vita lo troviamo in Lost in translation, il film cult di Sofia Coppola. Bill Murray e Scarlett Johansson vagano per Tokyo con la mente annebbiata, intrappolati nei loro sentimenti di solitudine e insoddisfazione. I pensieri negativi si ripetono incessantemente, oscurando il mondo reale. Anche noi, a volte, siamo così assorbite dalle nostre preoccupazioni che finiamo per non vedere la realtà: il sole che sorge, il sorriso di una persona cara, il caffè caldo sulla scrivania. La negatività è potente proprio perché si ripete, si insinua nella mente come un virus.

La gratitudine: un antidoto quotidiano

A differenza del pensiero positivo, che spesso si concentra su eventi futuri (Andrà tutto bene!), la gratitudine ci radica nel presente. Ci fa notare quello che già abbiamo, qui e ora. È un po’ come la sensazione che Elizabeth Bennet prova in Orgoglio e Pregiudizio quando, si rende conto della ricchezza dell’amore di Mr. Darcy. L’amore, in questo caso, è la gratitudine: qualcosa che era sempre lì, ma che non riusciva a vedere per via delle sue preoccupazioni.

La gratitudine è potente perché ci allontana dal circolo vizioso del “cosa potrebbe andare storto” e ci riporta alla realtà, a ciò che va già bene. Non si tratta di ignorare i problemi, ma di ricordare che nella vita, come nell’universo, tutto è in continuo movimento, e anche le situazioni difficili possono evolvere.

Gratitudine: un veloce esercizio per farci stare meglio

I benefici della gratitudine

Quando pratichiamo la gratitudine, ci connettiamo a una forza positiva che esiste sempre attorno a noi, ma che spesso non notiamo. Un po’ come in La vita è meravigliosa, dove George Bailey si accorge, grazie a un angelo in incognito, di quanto la sua vita sia in realtà ricca di cose belle. Anche noi possiamo fare lo stesso, senza aspettare un intervento divino! La scienza conferma che praticare la gratitudine non solo ci rende più felici, ma riduce lo stress e migliora il nostro benessere generale. Un esercizio costante di gratitudine può migliorare il nostro umore e ridurre quei pensieri ossessivi che ci impediscono di vedere il lato positivo delle cose.

Come iniziare: piccoli esercizi di gratitudine

Non serve fare grandi gesti per praticare la gratitudine. Puoi iniziare con qualcosa di semplice, come un piccolo rituale quotidiano di pochi secondi. Ecco alcuni suggerimenti pratici:

Il diario della gratitudine: Ogni sera, prendi qualche minuto per scrivere tre cose per cui sei grata. Non devono essere eventi straordinari; possono essere piccole cose, come una chiacchierata con un’amica o il profumo di una torta appena sfornata.

Il momento di gratitudine: Durante la giornata, fermati un attimo e pensa a qualcosa per cui sei grata in quel momento. Magari stai camminando sotto il sole, o il tuo caffè è venuto particolarmente buono. Questo esercizio ti aiuterà a focalizzarti sul presente.

Riconoscere gli altri: Esprimi gratitudine alle persone attorno a te. Ringraziare qualcuno non solo fa bene a chi riceve il grazie, ma anche a chi lo esprime. È una catena positiva che può migliorare le relazioni e l’ambiente in cui vivi.

Trasforma le tue abitudini: Cerca di identificare quei pensieri negativi che ti assalgono più spesso e sostituiscili con pensieri di gratitudine. Ad esempio, se ti accorgi di essere preoccupata per qualcosa che potrebbe andare male, pensa a qualcosa che invece sta andando bene nella tua vita.

Giornata mondiale della gratitudine

Perché vale la pena coltivare la gratitudine

La gratitudine ci permette di riconoscere il movimento positivo che c’è sempre nella nostra vita, anche nei momenti difficili. È come riaccendere una luce in una stanza buia: improvvisamente vediamo quello che prima non riuscivamo a cogliere. Il mondo si illumina, e così anche il nostro umore.

Come diceva Ralph Waldo Emerson: “Coltiva l’abitudine di essere grato per ogni cosa buona che arriva e di ringraziare continuamente. E poiché tutte le cose hanno contribuito al tuo progresso, dovresti includere tutte le cose nella tua gratitudine”.

In fondo, la gratitudine non è altro che una forma d’amore verso la vita stessa. È il riconoscere che, nonostante le sfide, c’è sempre qualcosa per cui essere riconoscenti. Ed è un gesto semplice, ma con un potere enorme: quello di trasformare la nostra percezione del mondo, e con essa, la nostra vita.

Quindi, la prossima volta che ti ritrovi a essere travolta dai pensieri negativi, prova a fermarti e a fare un respiro profondo. Trova qualcosa per cui essere grata, anche se sembra insignificante. Vedrai che pian piano, il mondo intorno a te inizierà a sembrare più luminoso e meno minaccioso. La gratitudine è il ponte che ci connette a ciò che di bello c’è già nella nostra vita – basta attraversarlo. Non è sempre facile ma certe volte sì.

MaZ

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