Scende la neve soffice e silenziosa, petali bianchi dei fiori che crescono nella fredda atmosfera“, scriveva George W. Bungay. Da sempre associata al colore bianco, candido e pure, vi stupireste di sapere quanti colori, o meglio sfumature di colori, la neve possiede. Da sempre magica, la neve che scende lenta e silenziosa e avvolge i paesaggi in un’atmosfera ovattata, racconta con il suo fascino tutte le gradazioni del bianco. Scintilla nelle giornate di cielo sereno, le stesse in cui di notte riflette il chiarore della luna. Dialoga in tonalità d’avorio quando, invece, le nuvole filtrano il sole. La neve di oggi, poi, non ha lo stesso colore di quella caduta ieri o ieri l’altro. Quella all’ombra e quella esposta, poi, possono essere così diverse… Tonalità cangianti. Il bianco non è sempre neutrale, anzi. E Colours of Snow in mostra a Merano, queste sfumature, ce le racconta tutte attraverso i lavori di straordinari autori.

Colours of Snow in mostra a Merano

Visitabile dal 23 novembre 2024 al 2 marzo 2025, presso il Palais Mamming Museum, in piazza Duomo a Merano, Colours of Snow esplora i colori della neve attraverso una serie di opere pittoriche di grandi artisti che ne hanno raccontato la magia. A dare struttura a Colours of Snow la sensibilità e l’estro artistico, principalmente, di Alfons Walde e Max von Esterle, insieme ad altri artisti coevi italiani e austriaci. Nei suoi dipinti von Esterle celebra poeticamente la magia della neve, mentre Walde – un po’ più tardi – lo fa con concisa espressività. È la prima volta che questi due importanti pittori austrici compaiono insieme in una mostra.

Per quanto ancora potremo godere di questo spettacolo?

Accanto ai loro, sfilano altri paesaggi innevati: tutti dipinti che creano un variegato tessuto e, dipanandosi, animano uno spettacolo imperdibile. Nella mostra non si è voluto rinunciare a esponenti dell’arte del nostro tempo – provenienti da nord e da sud delle Alpi – con le loro composizioni astratte o le istallazioni che invitano a riflettere. A conclusione del percorso espositivo, infatti, in un’epoca di cambiamento climatico, non poteva mancare un quesito sul “futuro della neve”: per quanto ancora potremo godere di questo spettacolo?

P.P.