Avete superato indenni gennaio? Bene. Adesso, possiamo rilassarci. E cominciare a contare i giorni che mancano all’arrivo della tanto agognata primavera. Mentre lo facciamo diamo anche un’occhiata ai libri in uscita a febbraio 2025, che ci daranno modo di trascorrere le ultime giornate d’inverno in compagnia di tanti personaggi e romanzi diversi: storie che raccontano le lotte, le frenesie e i turbamenti di una generazione, romanzi storici che offrono l’occasione per raccontare storie di donne divise dalla classe sociale, ma accomunate dalla stessa voglia di non farsi ingabbiare dalle regole.

Libri in uscita a febbraio 2025

Questo mese, infatti, sarà ricco di novità editoriali che riusciranno a soddisfare la esigenze di lettori amanti di ogni genere. Tra i libri in uscita a febbraio 2025 non possiamo fare a meno di citare la nuova fatica di Mario Desiati, vincitore del Premio Strega 2022 con Spatriati. In generale, in libreria troveremo storie indimenticabili, appassionanti e ricche di emozioni. Per cui, mettetevi comodi, scaldate la tisana, prendere una coperta, mettetevi sul divano e date un’occhiata alla nostra selezione di libri in uscita a febbraio 2025.

Mario Desiati, Malbianco

(Einaudi, PP. 400, EURO 21,00). Marco Petrovici ha quarant’anni e vive a Berlino, quando all’improvviso, un giorno, inizia a svenire. Per scoprire l’origine di questi suoi disturbi e ritrovare un po’ di pace, decide di tornare in Puglia, dai genitori ormai anziani che vivono immersi in un bosco di querce e lecci nella campagna tarantina. Schiacciato dai sensi di colpa per non essere il figlio che Use e Tonia speravano, si ferma nella casa di famiglia per occuparsi di loro, ma allo stesso tempo si convince che le cause del suo malessere vadano cercate nella memoria sepolta di quel loro cognome così strano. A partire da un ricordo d’infanzia dai contorni fumosi – un balordo un po’ troppo famigliare che suona il violino sotto la neve di Taranto –, con l’aiuto di zia Ada, della letteratura e della storiografia, della psicoterapia e di un diario ritrovato non per caso, Marco cura il «malbianco» che opprime la sua famiglia.

Facendosi largo tra reticenza e continue omissioni, scopre la vita segreta della bisnonna Addolorata, trovatella e asinaia, e ricostruisce le vicende di nonno Demetrio e di suo fratello Vladimiro, entrambi reduci di guerra, una guerra combattuta e patita in modi molto diversi. Chi sono davvero i Petrovici? Da dove arrivano? E cosa c’entra con loro un’antica ninna nanna yiddish che inconsapevolmente si tramandano da quasi cent’anni? Questa è la parabola di chi rivolge lo sguardo dietro di sé, alle proprie origini più profonde, per vivere il presente e immaginare un futuro libero da quel malbianco che nasconde la vera essenza delle persone.

Libri in uscita a febbraio 2025: Alessandra Selmi, La prima regina

(Nord, PP. 384, EURO 20,00). Nel giugno del 1868, quando per la prima volta entra nella Villa Reale di Monza, Nina è una ragazza travolta dagli eventi. Lei, una semplice sguattera, dovrà occuparsi della camera della principessa Margherita, da pochi mesi moglie dell’erede al trono d’Italia. Per Nina non è un sogno, bensì un incubo, perché presto si rende conto di essere uno strumento nelle mani altrui, una pedina in un labirinto d’intrighi. L’incontro con un anziano maggiordomo di Casa Savoia, però, le cambia la vita. Nina imparerà a leggere e a scrivere, studierà, troverà l’amore e, nel corso degli anni, la sua strada si affiancherà a quella della donna più ammirata d’Italia, la regina Margherita. Fino al giorno in cui dovrà fare una scelta difficilissima…

Nel giugno del 1868, quando per la prima volta fa il suo ingresso nella Villa Reale di Monza, a Margherita sembra di vivere in un tempo sospeso. La sua intera esistenza è stata dedicata a prepararsi per quel ruolo, essere la degna e impeccabile consorte di un principe di sangue reale. Ma per suo marito Umberto è come se lei non esistesse. Il matrimonio è una finzione, il suo unico compito è procreare un erede maschio e poi scomparire all’ombra di Umberto. Eppure Margherita non ha intenzione di sacrificarsi in nome della Corona. E così sarà lei a conquistare l’amore del popolo, sarà lei ad affascinare la riottosa aristocrazia romana, sarà lei a diventare un’icona del suo tempo: la Prima Regina d’Italia. Fino a quel fatidico giorno del luglio 1900, quando tutto il suo mondo sarà stravolto in un solo attimo…

Lidia Ravera, Volevo essere un uomo

(Einaudi, PP. 152, EURO 15,00). Appena nata aveva già deluso sua madre: non era un bel maschietto. A cinque anni avrebbe voluto salire sugli alberi e sporcarsi i vestiti. A quindici non essere molestata. A sedici prendere il megafono in mano e arringare i compagni di scuola. A venti non dover aspettare di essere scelta. A cinquanta non preoccuparsi della menopausa. A sessanta delle rughe. A settanta dello stigma sociale che colpisce le vecchie. Ripercorrendo la sua vita di lotta e di scrittura, Lidia Ravera oggi fa i conti con una fantasia sempre taciuta: avrebbe voluto essere un uomo, anche se le donne le ama di più. Avrebbe voluto essere un uomo perché la società in cui ha mosso i primi passi era a misura d’uomo. E quella in cui muoverà gli ultimi, molto probabilmente, lo sarà ancora. Avrebbe voluto essere un uomo perché non aveva alcuna vocazione al martirio. Perché non voleva dover scegliere fra gli affetti e la carriera, non voleva reprimere parti di sé per adeguarsi al ruolo di femmina, non voleva educarsi ad aspirazioni modeste, non voleva e non vuole sentirsi sempre sotto osservazione o sotto scacco.

Libri in uscita a febbraio 2025: Mario Capello, Ospiti

(Bompiani, PP. 208, EURO 18,00). Marco e Lara si incontrano sotto la luce soffusa di un ristorante di Stoccolma mentre fuori avanza la lunga notte nordica. Lui è nato a Torino, è cresciuto in Puglia e ora vive in Svezia. La sua esistenza è fatta di domande più che di risposte. Disincantato e introspettivo, scrive poesie, nutre una singolare passione per le apocalissi e si occupa di importazione di vini italiani. Quella che da fuori potrebbe sembrare una confortevole vita da expat risulta a lui stesso neutra, indecisa, scomoda. Anche Lara è un’italiana trapiantata in Svezia: ha lasciato qualche anno prima il suo lavoro da programmatrice a Perugia e crea app in una tech company in rapida espansione. Ha un figlio, Oscar, un bambino acuto e solitario che cresce da sola.

Lara è brava nel suo lavoro: da poco ha messo a punto un’app per gli incontri, ed è proprio grazie a quella che conosce Marco. Marco e Lara hanno una cosa in comune: entrambi fuggono da un Paese e da una realtà con cui non riescono a scendere a patti. Da questo incontro nascerà un amore senza per sempre, senza promesse, forse impossibile: un’ansia indefinita li consuma, la stessa che li ha condotti lontano, che li spinge sempre oltre, che muta il loro quotidiano in una routine che non li appaga, dentro una città che ha fama di essere accogliente ed equa ma comincia a mostrare sorprendenti moti razzisti e la capacità di isolare chi non si conforma. Una città di lunghe ore blu, con cieli tersi e gelidi, strade innevate, teorie di alberi, un senso di eterno crepuscolo che comincia a gettare ombre sul mondo del futuro.

P.P.

Foto di Lilly Rum su Unsplash