Questa celebre frase è di San Paolo, giacché presente nelle sue epigrafi. Ha trovato però fama per via di Lev Tolstoj, giacché è contenuta nel libro “Anna Karenina”. Il libro riguarda molto da vicino la vita dell’artista, tant’è che in molti tratti si può definire autobiografico: il personaggio di Levin sarebbe proprio lo stesso Tolstoj. Questa frase assume un forte significato perché intendeva dire che nessuno può giudicare l’operato altrui. E che ogni uomo è artefice del proprio destino.