Questa celebre frase appartiene a Herman Hesse scrittore, poeta, aforista e pittore tedesco, vincitore del Premio Nobel per la Letteratura nel 1946. Lo scrittore intende sottolineare quanto le lacrime, qualsiasi siano la ragione per cui si versino, siano il modo dolce di suggerirci che siamo ancora umani, che siamo in grado di provare qualcosa. Che la nostra anima, dunque, non si è cristallizzata per sempre.
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