La parola pive indica genericamente gli strumenti a fiato come il flauto, la cornamusa e lo zufolo.

Il detto deriva dall’usanza militare di suonare le trombe a festa durante la marcia di trionfo. Se l’esercito viene sconfitto, le trombe non suonano, e quindi “le pive rimangono nei sacchi di custodia”.

Esiste anche un’altra ipotesi che attribuisce l’origine del modo di dire ad un’usanza tipica del periodo prenatalizio, quando i suonatori di cornamuse deliziano i passanti con la loro musica per raccogliere denaro.

In passato i suonatori non accettavano solo monete, ma anche cibo e vestiti, che riponevano nei sacchi contenenti gli strumenti musicali: se quel giorno gli introiti erano pochi, i sacchi rimanevano vuoti e potevano comodamente contenere le cornamuse. Facendo tornare a casa i suonatori “con le pive nel sacco“.

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