di Vera MORETTI

Ci si aspettava Christine Lagarde, come donna dell’anno in Francia, se non altro per il suo curriculum di tutto rispetto che l’aveva fatta arrivare a ricoprire la carica di direttore generale del Fondo monetario internazionale al posto di Dominique Strauss-Kahn.

Ma DSK c’entra comunque, perché donna dell’anno è sua moglie, Anne Sinclair, nominata non senza suscitare polemiche. Sembra, infatti, che Oltralpe questa notizia non abbia suscitato molti consensi.

A “proclamare” Anne Sinclair come la donna più rappresentativa di Francia è stato il sito di informazione femminile Terrafemina, dopo aver fatto un sondaggio tra le sue lettrici. Non si tratta di una vittoria schiacciante, poiché, con il 25% delle preferenze, ha superato Christine Lagarde, ancora lei, di un solo punto, e Martine Aubry, sconfitta alle primarie per la candidatura alle presidenziali 2012.

Ciò che è curioso è che Tristane Banon, la scrittrice e giornalista francese che ha denunciato Strauss-Kahn per stupro, è alle ultime posizioni di questa classifica, con un risicato 4% di preferenze.

Il motivo di tanta avversione nei confronti di questo verdetto è che, apparentemente, la signora Sinclair non avrebbe alcun merito proprio, se non quello di essere ancora la moglie di Strauss-Kahn, nonostante lo scandalo che è valso, all’ex direttore del Fmi, una denuncia per stupro.

Veronique Morali, presidente di Terrafemina, ha spiegato così il risultato del sondaggio: “Per le donne, Anne Sinclair è allo stesso tempo eroina ed anti-eroina. Le donne si identificano in lei, o si interrogano sul loro atteggiamento alla luce del suo comportamento”.

Personaggio controverso, dunque, che ha suscitato reazioni contrastanti ma comunque forti, e per questo merita di essere considerata donna dell’anno. Del resto, dopo essere stata “cornuta e mazziata” davanti al mondo intero, un premio se lo meritava, o no?