Piero Piccioni querela per diffamazione il giornalista e il direttore del giornale che ha pubblicato apertamente il suo nome associandolo alla tragica fine di Wilma Montesi.
Sforza Cesarini, il giornalista che aveva firmato il pezzo, viene sottoposto ad un duro interrogatorio per molte ore e rischia il licenziamento dalla sua testata giornalistica.
Ma il giornalista in un primo momento non intende mollare la presa e non rivela la sua fonte, limitandosi ad affermare che quell’informazione proviene da “ambienti” vicini a De Gasperi. Solo in un secondo tempo cambia la sua versione e ritratta completamente e pubblicamente quanto affermato…in cambio Piccioni ritira la querela.
Dopo qualche giorno il caso perde di interesse e sparisce dalle pagine della cronaca giudiziaria nazionale e locale. Ma solo temporaneamente.
Roberta BRUZZONE – criminologa e psicologa forense Presidente dell’Accademia Scienze Forensi