di Vera MORETTI
Ci si chiede spesso come fanno, le donne in carriera che sono “anche” sposate e con figli, a conciliare tutto.
Per capire se, e come, queste donne che non ci stanno ad immolarsi solo per la famiglia, o solo per la carriera, riescono a tenere in equilibrio casa, ufficio e figli, potrebbe essere interessante leggere il libro, appena uscito, “Donne in quota – manager in tailleur tra casa e ufficio: quando conciliare è un’impresa” di Davide Ielmini.
La teoria, in questo volume, lascia lo spazio alla pratica, attraverso una serie di interviste che ci offre un panorama ricco di donne che, se da una parte ricoprono ruoli importanti nelle aziende per cui lavorano, dall’altra sono anche mogli e madri.
Sono molti, dunque, gli spunti di riflessione, ma anche i consigli e i suggerimenti da cogliere per non farsi prendere dallo sconforto e dalla tentazione di “mollare tutto”. Sapere, infatti, che qualcuno ce la fa, rappresenta uno stimolo notevole anche per la donna sull’orlo di una crisi di nervi tentata di mandare all’aria la carriera a causa dei sensi di colpa che divorano il suo status si madre.
Oltre a questi incontri ravvicinati con alcune donne in carriera, il libro riporta alcuni dati statistici interessanti che riguardano il numero delle imprese femminili presenti nel nostro Paese: ad esempio, in Lombardia, le aziende in rosa sono più di 170mila, e per numero rappresentano il 20% del totale. La loro presenza si concentra tra le province di Milano, Bergamo e Brescia, mentre a Varese le donne imprenditrici sono addirittura 1.500 e si occupano di aziende che, fino a qualche tempo fa, sarebbero state considerate prettamente maschili, come quelle di impiantistica idraulica, autotrasporti e costruzioni.