Eventi, interviste, personaggi, novità, mobili, elettrodomenstici: cercheremo di raccontarvi il più possibile di quello che capiterà sotto il cielo della Madonnina a partire da martedì, ma… siamo proprio sicure di aver capito bene bene che cos’è il Fuorisalone?
Considerazioni in ordine sparso mi hanno portato a fare una lista di pensieri.
1 – Sfogliando la casella di posta elettronica mi imbatto in inviti di ogni tipo, di ogni genere, formato, modello. Sembra che il mondo si fermi e che tutta la Penisola sia attratta da questo evento. Saremo mica di fronte all’Apocalisse e non ce l’hanno detto?!
2 – Eventi, eventi, eventi e ancora eventi. Per quanto possa essere divertente muoversi da un quartiere all’altro della città, perché piacevole lo è per certo, stancante pure, mi rendo sempre più conto che cocktail e preview hanno dimenticato il protagonista principale di questa Design Week. Il design.
3 – Altrimenti detto, tutto l’anno un po’ tutti si ergono a difensori del made in Italy e della creatività italiana, fiore all’occhiello della nostra eccellenza manifatturiera, salvo poi dimenticarsi che il Fuorisalone è l’appuntamento in pendant al Salone del Mobile. E di quello, chi ne ha sentito parlare?
4 – Tutti creativi, ma qualcuno ci capisce veramente qualcosa di design? Dubito ergo sum…
5 – Nella baraonda fashionista, tutta luccichini e lamè, mi pare che ad oggi siano ben poche le occasioni in cui sarà possibile toccare con mano le produzioni dei migliori studenti di design nostrani. Piuttosto, e nonostante la crisi, avverto il pericolo di una fiera delle banalità e dello spettacolo con grandi nomi (che sarà un piacere incontrare!). Un altro bel Fuorisalone formato calderone. Davvero mobili, luci, arredamento, interni, idee per i complementi della casa e degli esterni saranno fruibili e con chicche da non perdere? Speriamo di ricrederci stand facendo.
6 – Tutti ecosostenibili, tutti specialisti, ma se il Salone del Mobile ed i suoi “fratellini” servono (anche) a far muovere l’economia dell’universo-casa, siamo proprio sicuri che anche quest’anno, finite baracca e burattini, al momento di rimettere mano all’interior design delle nostre quattro mura, ovvero quando ci piacerà cambiare l’ordine ed i mobili di camera e salotto, ci ricorderemo dei nomi conosciuti a Milano? O piuttosto ci ritroveremo la prossima domenica in coda nel parcheggio dell’IKEA senza che nulla sia cambiato?
Buona Design Week a tutte. Ci vediamo in giro!
Paola PERFETTI, direttore di Bella.it
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