La guerra, un bambino da salvare, due anelli e due donne chiamate a prendere decisioni cruciali per la propria vita.
Questi sono gli ingredienti di La figlia dei ricordi, un libro scritto da Sarah McCoy, che ha il pregio di raccontare un argomento tante volte affrontato, ovvero la Seconda Guerra Mondiale e l’Olocausto, da un punto di vista diverso dal solito.
Elsie, la giovane ed ingenua protagonista, nella notte di Natale del 1944, si trova costretta a crescere improvvisamente: in una manciata di minuti, infatti, passa dalla diciassettenne che aiuta i suoi genitori nella panetteria di Garmisch, in Germania, che riceve un prezioso anello di fidanzamento da un militare nazista, alla donna impavida che nasconde nella sua stanza un bambino ebreo.
Che lei sia riuscita a scamparla, si scopre quasi subito, poiché il capitolo successivo si apre con lei, Elsie, ormai cresciuta e proprietaria di una panetteria ad El Paso, in Texas, ma la curiosità di scoprire come ci sia arrivata, dall’altra parte dell’oceano, è tanta ed è proprio il motore che spinge a scorrere le pagine del libro velocemente, per trovare gli indizi e riassemblare tutti i tasselli del puzzle.
In Texas c’è un’altra donna alle prese con un anello, che passa dalla panetteria di Elsie, ignara di come ciò le cambierà la vita. Reba è una giornalista che vuole intervistare Elsie, ma sarà invece lei a dover rispondere alle domande dell’ormai anziana donna, a cominciare dal motivo per cui il suo anello di fidanzamento non brilla al suo dito ma rimane appeso ad una collana, come fosse un ciondolo infantile.
Elsie e Reba non potrebbero essere più diverse, ma il destino ha voluto far incrociare le loro strade, e si scoprono presto amiche e complici.
Per Elsie, parlare con Reba significa ripercorrere le vicende che l’hanno portata dalla Germania agli Stati Uniti, ricordare tutto ciò che la guerra le ha brutalmente strappato e riuscire finalmente a perdonare se stessa.
Per Reba, invece, confidarsi con Elsie vuol dire accendere la luce della verità, ascoltare la voce del cuore e accettare che la speranza possa nascere anche dal dolore.
Un libro di dolore, ma anche di verità, affetto e amore.
Vera MORETTI