È davvero possibile lavorare dove, come e quando si vuole?
L’idea di Coalesse è basata su una tendenza globale che va al di là di qualsiasi Paese. Grazie alle nuove tecnologie, smartphone e tablet, siamo collegati con il resto del mondo in qualsiasi momento. Ciò significa che posso lavorare ovunque e incontrare clienti in qualsiasi luogo, senza dover andare per forza in ufficio.
Un ambiente domestico può quindi favorire l’operatività di un lavoratore?
Certamente. Il lavoro è mobile e grazie ai nuovi device lo è ancora di più. Non è detto che il classico ambiente d’ufficio fatto di sedia e scrivania sia il modo più efficace per lavorare. Se voglio avere una nuova idea devo essere rilassato in un ambiente in cui mi sento a mio agio, più di quanto possa essere stare seduto in ufficio. Ed è proprio in questo credo che nasce Coalesse, il cui nome viene dal verbo latino coalisco (unione, alleanza): in un mondo in cui la sfera privata e quella lavorativa si stanno in qualche modo sovrapponendo creando un nuovo equilibrio, con i nostri prodotti cerchiamo di carpire le esigenze delle persone realizzando arredi che li aiutino in questa nuova vita. Non forniamo solo un confort ergonomico, ma anche emozionale.
Lei come fa?
Stando ad alcune indagini da noi condotte, le persone amano lavorare in ambienti in cui si sentono comodi e a proprio agio, come il letto, il divano o la cucina. Io adoro lavorare con accanto i miei gatti, magari seduta sul tappeto. Quante volte si sono intromessi durante una call conference con San Francisco!
Secondo lei questo tipo di modalità è possibile in Italia?
Non ancora. Se in alcuni Paesi si può già lavorare da casa, o addirittura dalla spiaggia, senza che il capo ti veda seduto alla scrivania dalle 9 alle 18, in Italia, ma anche in Spagna e Francia, vale questa seconda soluzione. Per quel che mi riguarda il mio capo lavora negli Stati Uniti, ci parliamo al telefono una volta alla settimana, facciamo una videoconferenza una volta al mese, non sa dove sono, quando lavoro, ma insieme facciamo grandi cose. Lavorando con il fuso orario di San Francisco, la mattina posso andare in palestra senza che nessuno mi dica niente. In Italia questa cultura non c’è: vige ancora una concezione del lavoro gerarchica e tradizionale.
Giulia DONDONI
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