Si sa, quando stiamo guardando qualcosa di interessante in televisione, spesso veniamo interrotti sul più bello dalla pubblicità, e sbuffiamo impazienti.
Ultimamente, però, c’è uno spot che mi piace e che ogni volta guardo volentieri : quello dell’ Eni. Avete presente?
Le immagini che appaiono sono disegni, ma è difficile capire come sono fatti, con quali materiali e da chi, ma sicuramente sorprendono perché sono sempre in movimento e si arricchiscono di particolari fino alla fine del filmato.
Sono riuscita a scoprire come vengono prodotti e, lo ammetto, mi sono molto sorpresa. Non si tratta di tecnologie avanzate, né di nuovi ed accattivanti programmi informatici.
Per creare quella suggestiva magia basta un po’ di sabbia e un’ottima abilità manuale. L’artista autrice di quei disegni in continuo mutamento è Ilana Yahav, nel 2008 eletta da “Web Urbanist” tra i migliori dieci artisti da spiaggia, grazie alle spettacolari sculture di sabbia che era capace di creare. La sabbia, quindi, è l’elemento che maggiormente caratterizza questa artista, che, oggi, è una delle più conosciute all’interno della Sand Art.
Non è l’unica, poiché era salita alla ribalta prima di lei l’ucraina Kseniya Simonova, la quale ha commosso mezzo mondo con le sue rappresentazioni, sempre su sabbia, sull’invasione nazista del suo paese, raggiungendo e toccando corde delicate tra gli spettatori.
E in Italia? Forse i seguaci di Italia’s got talent, programma di Italia Uno mandato in onda la primavera scorsa, si ricordano di un gruppo, arrivato, con la meraviglia ma anche il consenso di tutti, in finale.
Si chiamano Note di Sabbia, ma definirli una band musicale sarebbe quanto mai qualunquistico e superficiale. Si tratta di un trio jazz, contrabbasso, pianoforte e batteria, accompagnato da una voce lirica, che propone un repertorio classico, spostandosi dal barocco al romanticismo con estrema facilità e classe. Il motivo di questo nome è che, oltre alla magia della musica e della voce, si aggiunge quella delle immagini, create da Gabriella Compagnone.
Gabriella Compagnone
Lei è una diciannovenne di Terni ma, nonostante la giovane età, si può tranquillamente definire “artista” a tutti gli effetti.
Mentre il suo gruppo si esibisce, la ragazza è seduta ad un tavolo luminoso sul quale getta, con rapidi e delicati movimenti, della sabbia, che viene poi modellata dalle sue sapienti ed affascinanti dita. Bastano pochi tocchi, e l’incanto comincia.
Il tavolo luminoso viene inquadrato dall’alto e per gli spettatori c’è una duplice sorpresa. Dapprima, si cerca di indovinare quale disegno apparirà, e poi, quando si comincia ad intuire, si sorride divertiti ed emozionati.
Il risultato è strabiliante e, nonostante si tratti di immagini destinate a scomparire in pochi attimi, per dare posto a nuove creazioni, rimangono impresse negli occhi e nel cuore.
Si tratta di un vero talento, di una vera passione che fa rimanere a bocca aperta tutti coloro che hanno la fortuna di assistervi. Segnatevi questo nome, perché Gabriella Compagnone è destinata a fare ancora parlare di sé. L’età è dalla sua parte e, se già ora è capace di stupire e catalizzare l’attenzione, figuriamoci cosa saprà inventare in futuro!
Vera Moretti