Andiamo per gradi perché gli step successivi dell’analisi investigativa e medico-legale hanno fatto emergere un quadro ben più complesso e, per certi versi, contraddittorio.
Non a caso è stata disposta la scarcerazione del Dr. Domenico Belmonte. I gravi indizi di colpevolezza permangono ma non sono tali da giustificare la custodia cautelare. E poi è arrivato l’esito del complesso e delicato accertamento del Prof. Francesco Introna, Ordinario di Medicina Legale all’Università di Bari, una delle massime autorità nazionali in tema di valutazioni in casi con vittime in stato di avanzato stato di decomposizione/mummificazione, come in questo caso.
Sue sono state, tra le altre, le determinanti valutazioni nel caso di Elisa Claps, dei fidanzati di Policoro e dei fratellini di Gravina, Ciccio e Tore.
Attraverso il lavoro puntuale e scientificamente inattaccabile del Prof. Introna scopriamo così che quello che sembrava a prima vista un “classico” duplice omicidio intra-familiare in realtà potrebbe rappresentare ben altro.
Dopo aver esaminato i poveri resti delle due donne propone, a sorpresa, una ulteriore pista investigativa: duplice suicidio.
A confermarlo vi sarebbero sia elementi di matrice investigativa (in particolare alcuni diari manoscritti appartenuti alle donne) che di matrice medico-legale. Introna parla infatti di un’abbondante ingestione di un potente psicofarmaco, il Lormetazepan, nell’epoca immediatamente precedente la morte. Non è stato possibile tuttavia individuare, seppur con buona approssimazione, l’epoca della morte di Maria ed Elisabetta.
Continua la prossima settimana…
Roberta BRUZZONE – criminologa e psicologa forense Presidente dell’Accademia Scienze Forensi
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