E’ proprio vero: se due donne diventano amiche, sono quasi imbattibili. La solidarietà e l’empatia che ne derivano sembrano capaci di abbattere qualsiasi muro e vincere qualunque battaglia.
Un esempio lampante sono due donne mamme che prima hanno condiviso amicizia e confidenze tipiche di due giovani madri e poi anche il lavoro. La decisione è partita proprio dalle esigenze legate alla salute dei loro bimbi, che, come molti bambini che abitano nelle grandi città, soffrivano di disturbi respiratori.
Si sa, quando il proprio figlio sta male, una mamma cerca informazioni e rimedi dovunque, senza arrendersi, e spesso, come in questo caso, funziona.
Dopo aver scoperto che il sale è un elemento prezioso per alleviare o addirittura guarire le malattie respiratorie, e dopo aver capito che nella loro città, Milano, non esistevano terapie che ne prevedessero l’uso, non si sono date per vinte e, dopo una serie di “pellegrinaggi” presso uffici, banche, ASL, sono riuscite a concretizzare il loro progetto.
Da un anno, infatti, a Milano c’è Halosal, (www.halosal.com) la grotta del sale, che ospita grandi e piccini, i quali si sottopongono ai trattamenti molto volentieri.
Si tratta di rimanere all’interno di una stanza circondata dal sale e che ricorda, appunto, una grotta marina. Per i bambini vengono messi a disposizione giochi da spiaggia, poiché il sale, in questo caso, ricorda la sabbia, oppure possono ascoltare canzoni o guardare un DVD.
Che cos‘è L‘Halotrattamento?
E’ un aerosol secco a base di sale, frantumato in minuscole particelle, in grado di ridurre i problemi di salute derivati dalla respirazione, dalle sinusiti alle riniti, anche allergiche, fino a problemi più seri quali bronchiti e polmoniti. Questo metodo terapeutico si basa sul principio del microclima tipico delle miniere di salgemma naturale.
Per riprodurre questo ambiente, la stanza in cui si effettua la terapia deve mantenere temperatura e umidità costanti, al fine di ottimizzare la funzione delle microparticelle di sale. Si tratta sicuramente di un lavoro che non si improvvisa, frutto di un lungo periodo di ricerca e studio, nonché di una capillare ricerca di informazioni su come realizzare un’attività in proprio così particolare.
Se, da una parte, avere un’idea originale può essere la chiave di un sicuro successo, dall’altra, invece, può rivelare insidie e alti livelli di rischio, poiché non si hanno fonti di ispirazione o esempi da cui prendere spunto. Per questo motivo, la scelta di queste due donne speciali, Gabriella Gislimberti e Sabrina Tassari, è da apprezzare e ammirare perché, se sono riuscite a raggiungere il loro obiettivo, è stato grazie a tenacia, ottimismo, forza di volontà e, certamente, entusiasmo e passione.
Ma ciò che ha permesso loro di concretizzare un progetto così importante è stata la solidarietà, che le ha tenute unite passo dopo passo, anche quando, magari scoraggiate dalle troppe incombenze burocratiche, pensavano di non farcela.
Se a qualche altra donna speciale è venuta un’idea e vorrebbe realizzarla, non si limiti a sognare, ma provi ad agire, rivolgendosi prima di tutto a Formaper – Formazione e servizi per l’imprenditorialità (www.formaper.it), che prevede un percorso studiato appositamente per le donne che vogliono sviluppare un loro progetto. E’ solo il primo gradino di una scala molto lunga, ma, si sa, una delle virtù che maggiormente ci distingue è la pazienza, e forse in questo caso varrebbe la pena di metterla in pratica.
Vera Moretti