Lo stilista John Galliano è stato riconosciuto colpevole di insulti antisemiti, e quindi condannato a una multa di 6 mila euro con la condizionale da parte di un Tribunale di Parigi.
Molti di voi si ricorderanno la storia, ma onde evitare, ve la rinfresco io.
Parigi, 24 febbraio 2011. Lo stilista, visibilmente ubriaco, chiaccherando con una coppia, dichiara di amare Hitler e asserisce che “le persone come te dovrebbero essere tutte morte”, facendo chiaramente riferimento alle camere a gas utilizzate nei campi di concentramento nazisti. Viene ripreso con il telefonino e il video impazza sulla rete, con le relative conseguenze.
E così Galliano, a distanza di 6 mesi, è stato condannato a 4mila euro di ammenda con la condizionale, e ad altri 2mila euro di ammenda con la condizionale per alcune dichiarazioni simili avvenute l’8 ottobre 2010, sempre nello stesso locale.
Licenziato in tronco, ora Galliano conosce la sentenza pronunciata contro di lui, accusato di ingiurie e diffamazione a carattere antisemita.
E dire che gli è andata anche bene, dato che rischiava fino a sei mesi di carcere e 22.500 euro di ammenda, mentre il pm aveva richiesto per l’ex direttore creativo di Dior 10mila euro di multa.
Una storia questa che gli ha stroncato notorietà e carriera, anche se, stando alle voci dei più maligne, John Galliano era ormai destinato al viale del tramonto entro breve tempo.
E che ne sarà del suo brand, John Galliano? Dovremo aspettare la settimana della moda di Parigi che avrà inizio il 27 settembre.
Giulia Dondoni