Continua da martedì…

Claudia non era depressa, aveva addirittura già prenotato le vacanze a Cattolica, e nessun medico le aveva mai prescritto lo Xanax. Come ci sono arrivati quei nove blisters a casa sua??? E le bombole da campeggio chi le aveva portate dal momento che Claudia in campeggio non c’era mai andata?? Di lì a poco emergerà che erano state acquistate qualche giorno prima alla Carrefour di Carugate, a 60 chilometri da Crema. E proprio lì, secondo i tabulati telefonici, proprio Maurizio Iori si era recato in un intervallo temporale compatibile con l’orario di acquisto delle 4 bombole….ma non è  tutto.

Anche il presunto alibi dell’uomo non regge il vaglio investigativo. Ha riferito che la sera del 20 luglio era andato da solo all’Ipercoop di Crema e poi al Multisala Portanova. Ma non ha il biglietto del cinema e nessuna delle telecamere lo ha ripreso in quell’occasione….anzi, dal dato testimoniale emerge che in realtà lui quella sera doveva andare a cena da Claudia. Chissà, forse proprio per parlare delle richieste che quest’ultima le aveva avanzato nella lettera trovata a casa di Iori.

Claudia voleva un padre per sua figlia e Iori non aveva alcuna intenzione di far fronte alle sue responsabilità nei confronti della piccola. Il cerchio si chiude intorno a Maurizio Iori che di lì a poco verrà rinviato a giudizio per duplice omicidio. Il suicidio-omicidio simulato altro non sarebbe che l’ennesima dimostrazione della profonda propensione dell’uomo a manipolare persino la morte altrui attraverso le sue innumerevoli menzogne. Un castello di bugie e meschinità che non ha risparmiato neppure una bimba di appena due anni e che è ora al vaglio della corte di Assise di Cremona.

 

Roberta BRUZZONE – criminologa e psicologa forense Presidente dell’Accademia Scienze Forensi