Voci di corridoio e molti elettori avrebbero voluto vederla al colle ma Enrico Letta, lo scorso 28 aprile, l’ha incaricata di presiedere il ministero degli Esteri. Si tratta della seconda donna a ricoprire questo incarico dopo Susanna Agnelli.
Emma Bonino non è solo una politica italiana ma è parte integrante della storia della Repubblica grazie al suo impegno e alla sua caparbietà nell’ambiente del radicalismo liberale.
Già dagli anni ’70 è deputata alla camera e ricopre la carica di commissario europeo dal ’95 al ’99. Durante il governo Prodi è ministro per il commercio internazionale e per le politiche europee e in un secondo momento diventa anche vicepresidente del senato della Repubblica, fino a marzo 2013.
Oltre alla carriera istituzionale Emma Bonino si è occupata di diritti umani, in particolar modo della lotta contro la pena di morte di cui è delegata per l’Italia all’Onu. Inoltre è fondatrice dell’organizzazione per l’abolizione delle mutilazioni femminili Non c’è Pace senza giustizia.
Molto rilevante anche la partnership politica con Marco Pannella con cui ha condiviso molte battaglie politiche nel corso degli ultimi vent’anni.
Il 28 aprile è diventata ministro degli Esteri grazie all’incarico datole dal neo premier Letta. Una radicale alla Farnesina. Buon lavoro Emma Bonino, con l’augurio che grazie anche al suo contributo il cambiamento per l’Italia sia davvero radicale…
Martina ZANGHI’
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