Nonostante la crisi, tra il 2010 e il 2011 il dipartimento delle Pari Oppurtunità ha elaborato, ed approvato, linee di programmazione volte a creare servizi ed iniziative per favorire il full time e la carriera anche e soprattutto alle donne.
Il ministro Mara Carfagna, da sempre molto sensibile al problema del lavoro femminile, ha concordato con le regioni un programma di 40 milioni di Euro nell’ambito dell’iniziativa: Italia 2020. Programma di azioni per l’inclusione delle donne nel mercato del lavoro, sottoscritto insieme al Ministro del Lavoro nel dicembre 2009.
Questo accordo si poneva due obiettivi principali: sviluppare nuovi servizi o potenziare quelli esistenti, per favorire lo sviluppo e le tematiche della conciliazione di vita e lavoro e rendere fruibili gli strumenti per un migliore rientro delle donne nel mercato del lavoro dopo assenze dovute anche all’accudimento dei propri figli.
I progetti avviati per favorire il raggiungimento dello scopo sono stati molteplici e, tra tutti, spiccano la formazione e l’orientamento professionale, il telelavoro, nidi aziendali e agrinidi, la formazione delle cosiddette “mamme di giorno”, ovvero le tagesmutter, e gli assegni per il pagamento dei servizi educativi o la compartecipazione pubblica ai costi per determinare le fasce di reddito.
Ogni regione ha poi potuto scegliere una propria linea operativa, a seconda delle esigenze presenti sul territorio.
Piemonte ed Emilia Romagna, ad esempio, hanno dato la precedenza ad attività di orientamento al lavoro e riqualificazione, progetti che sono già stati avviati.
Un’iniziativa che, invece, non è stata ancora attuata, ma che troverebbe consensi nella maggioranza del Paese, sarebbe la creazione dei servizi educativo-ricreativi, in particolar modo durante il periodo estivo quando, con le scuole chiuse, i genitori spesso non sanno a chi affidare i propri figli.
Si tratterebbe, se si riuscisse a far diventare questa ipotesi realtà, di una buona opportunità imprenditoriale, oltre che una risorsa preziosa per molte famiglie.
Vera Moretti