Della giovane nessuna identità, per ora, ma si sa che la sua aguzzina era un’insospettabile “dama-bene” della contea di Orange County, in California. Sì, quella resa famosa dal telefilm O.C.. Una dama? Peggio: una principessa, di nome anche se non di animo.

Non per scadere nelle solite, facili apologie sul diritto alla libertà, ma per fortuna la principessa saudita Meshael Alayban, 42 anni, è stata arrestata.

L’accusa, secondo quanto riportato dal Los Angeles Times, è pesantissima per un Paese che ha condannato la schiavitù sin dai tempi di Abramo Lincoln (siamo alla metà del XIX secolo): traffico di esseri umani.

Secondo il Los Angeles Times, la principessa è accusata di aver costretto una donna kenyana a lavorare come domestica 16 ore al giorno, sette giorni alla settimana, per appena 220 dollari al mese.

Le autorità riferiscono che la domestica non poteva scappare poiché Alayban le aveva sequestrato documenti e passaporto. La donna, di cui non si conosce ancora l’identità, era stata contatta da Alaybah nel marzo 2012 tramite un’agenzia. Le era stato detto che avrebbe lavorato otto ore al giorno per cinque giorni alla settimana con uno stipendio mensile di 1.600 dollari.

Stando alle informazioni rilasciate dalla polizia, però, nella casa di Alayban sono state trovate altre quattro donne filippine tenute in condizioni simili.

Anche questo è femminicidio. La cosa più odiosa, però, è che siano queste donne ad odiare altre donne.

Paola PERFETTI

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