Si presenta come un fastidioso prurito intimo, poi le macchie rosse, infine le perdite vaginali. La Candida è un’infezione che in alcuni soggetti è sempre presente in forma latente, anche per molto tempo. In condizioni favorevoli ai batteri però comincia a svilupparsi ed ecco apparire i sintomi e poi l’infezione.
Molte di noi ne hanno sofferto almeno una volta nella vita, ma la cosa più avvilente è che si ripropone anche a molti anni di distanza. Bisogna quindi rimanere in agguato e trovare la cura più efficace.
E’ possibile curarsi con dei metodi naturali? Sì, ecco alcune sostanze che ci possono aiutare:
Tea tree Oil: Un cucchiaio di estratto di melaleuca alternifolia aggiunto ad una tazza di acqua calda serve ad attenuare l’infezione. Oppure, basta fare una lavanda vaginale con l’estratto almeno una volta al giorno e assumere 2-3 gocce diluite nell’acqua per avere subito un sollievo.
Pau d’arco: Gli estratti di questo albero proveniente dalla foresta amazzonica hanno una caratteristica fondamentale, sono un antimicrobico. Dunque, è utile per combattere i batteri come quello della candida. Da bere 3 o 4 volte al giorno diluito con dell’acqua.
Semi di pompelmo: L’estratto è un antisettico e un disinfettante naturale. Per avere dei miglioramenti però bisogna avere costanza, con dei trattamenti di 2-3 mesi si possono ottenere dei risultati stabili. L’estratto è da ingerire almeno 3 volte al giorno.
Aglio: L’odore non sarà dei migliori ma è un antibiotico naturale. Esistono comunque delle capsule da ingerire (almeno tre volte al giorno), consigliate a chi non ama questo gusto così forte.
Timo e origano: Non servono solo per l’arrosto ma hanno molte proprietà antibatteriche, antimicotiche e antiviali. Cercate di inserirle nella dieta quotidiana.
Solidago: In tintura madre, stimola il drenaggio delle tossine che causano l’infezione. Da assumere in gocce (circa 40) prima dei pasti per almeno un mese.
Associare queste sostanze ad una corretta alimentazione e una limitazione di zuccheri e lieviti darà sollievo e allieverà i disturbi.
Candida? No grazie!
Martina ZANGHI’
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