Chi non ne ha neanche una scagli una prima pietra. Per evitare una lapidazione facciamoci un’analisi di coscienza, facciamo davvero il possibile per preservare la nostra salute? Effettivamente no, non sempre le nostre azioni sono ‘buone’ per il nostro corpo e il nostro spirito, eppure le facciamo. Lo sappiamo tutti che fumare fa male ma non per questo riusciamo a smettere. Lasciando stare questo argomento specifico, siamo coscienti di quali siano le nostre cattive abitudini?
Eccone alcune delle più diffuse con i suggerimenti per non cadere in tentazione…
Non cedete alla sigaretta ‘sociale’. E’ sabato sera, siete fuori a bere un drink e vi fate prendere dall’entusiasmo fumando una sigaretta. Anche una a settimana non è una buona idea. Fumare fa male sempre e comunque anche se non lo fate spesso non significa che non stiate contribuendo a ‘farvi del male’. Anche una tantum sempre male è. Quando siete tentate pensate alle controindicazioni e ai sacrifici fatti per smettere. Mettetevi in bocca una gomma e fatevi una doccia fredda. Forza!
Pascolo da ufficio: Invece che un pasto unico cedete allo spiluccamento continuo senza saziare lo stomaco e la testa. Invece che ‘aperitivare’ o cedere ai banchetti da meeting con canapè e tartine ritagliatevi del tempo per un buon pasto. Le olive e le patatine non rientrano nella dose di verdure consigliate. Se avete dei colleghi che insistono dicendovi Ma perchè non mangi con noi? Rispondete che andrete a cena fuori quella sera e non volete esagerare ma unitevi al gruppo ugualmente magari bevendo dell’acqua o del succo di frutta, non dovete essere la pecora nera del gregge.
A letto con lo smartphone. Prima di andare a dormire o appena sveglie ci rifugiamo tra i tasti del nostro smartphone. Sbagliato! Siamo sicure che le nostre mail e i nostri social non possano attendere il nostro arrivo in ufficio? Se avete bisogno di un momento di relax accendete la radio o leggete un libro e vedrete che addormentarvi sarà molto più facile. Se poi non dormite da sole non credete che sarebbe il momento di stare con il vostro partner invece che con il vostro cellulare?
Martina ZANGHI’