Il 60% degli italiani, secondo uno studio presentato al Congresso Nazionale della Società Italiana per la Prevenzione Cardiovascolare (Siprec), ignora i nutrienti degli alimenti, sbaglia le combinazioni e ha un’alimentazione caratterizzata da squilibri e peccati di gola.
Un’equipe del Dipartimento di medicina interna, invecchiamento e malattie nefrologiche dell’Università di Bologna ha sottoposto 314 persone a un questionario di 33 domande, dal quale è emerso un risultato sconfortante: nonostante l’80% delle persone abbia dichiarato di conoscere la dieta mediterranea – “patrimonio immateriale dell’umanità” secondo l’Unesco – è emersa in realtà molta confusione.
Secondo il 55% degli intevistati nella pasta ci sono grassi, mentre il 25% non ha saputo rispondere. Il 57% degli intervistati inoltre non sa cos’è la piramide alimentare; il 5% ritiene erroneamente che gli alimenti grassi siano base dell’alimentazione quotidiana (sono in realtà frutta, verdura e cereali), mentre il 45% non ha idea di quali siano gli alimenti cardine.
Molte persone inoltre sanno cos’è un’alimentazione sana, ma nonostante questo si nutrono in maniera disorganizzata, non equilibrata o del tutto sbilanciata: e ciò sarebbe all’origine del 61% delle malattie cardiovascolari.
Di qui l’importanza, quindi, non solo di conoscere la dieta mediterranea, ma anche di seguirla: mangiare molta frutta e verdura, limitare il più possibile il consumo di alimenti grassi, prediligere carni magre, ridurre il consumo di formaggi a favore di quello di pesce.
Il tutto a vantaggio della nostra salute, prima ancora che della nostra linea!
Livia Buseghin