La radiofrequenza, ad esempio, è il metodo più quotato dell’estate per battere una volta per tutte la pelle a buccia d’arancia. Le tecniche più innovative, tramite il trasferimento di calore endogeno attraverso un flusso di energia che rilascia cariche elettriche, generano una biostimolazione dei tessuti aumentando la densità dei fibroblasti. In poche sedute si eliminano le adiposità localizzate, si rimodellano i contorni e si tonificano i tessuti, e fin dalla prima la pelle è più compatta ed elastica: dolore zero, efficacia massima.

Novità anche per le imperfezioni del viso, tramite gli ultrasuoni che agiscono in profondità, rimuovendo tutte le impurità della pelle e favorendo la riattivazione della circolazione e l’ossigenazione dei tessuti cutanei che vengono liberati dalla presenza di cellule morte, brufoletti e punti neri. Gli ultrasuoni sono adatti a tutti i tipi di pelle e stimolano la produzione di collagene e l’assorbimento di eventuali principi attivi applicati in precedenza: sono ottimi per le ragazze giovani che lottano contro i punti neri, ma anche per le donne che non sopportano più qualche inestetismo cutaneo.

Anche questa tecnica è veloce e indolore, e promette risultati ottimi già dalla prima seduta.

Un po’ più invasiva invece la modalità Plexr: si tratta di una tipologia di chirurgia soft e briva di bisturi, che utilizza come strumento di taglio il plasma (un semplice raggio di luce che irradia calore controllato) e permette di effettuare operazioni anche abbastanza complesse con risultati ottimi e guarigioni rapide. Con questa tecnica è possibile asportare nevi, cicatrici da acne, tatuaggi, effettuare blefaroplastiche e minilifting, diminuire la visibilità delle smagliature e camuffare le antiestetiche macchie della pelle.

Niente medicazioni infinite post intervento e costi piuttosto contenuti: le nuove tecniche sono sicuramente il futuro dei trattamenti estetici.

Erika POMPILI

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