L’INCI serve a tutelare il consumatore perché leggendo gli ingredienti di cui sono costituiti i prodotti si può capire la provenienza, la qualità e si possono trarre le relative conclusioni. Per prima cosa basta leggere l’ordine con cui sono elencati gli ingredienti perché al primo posto si indica la sostanza presente in maggiore quantità. Molte volte è l’acqua ad essere al primo posto, ma non è sempre così. Dunque attenzione, non è un ordine sparso ma un ordine decrescente. Se la crema che volete acquistare è all’aloe vera date uno sguardo alla sua posizione nell’INCI, a volte potreste addirittura non trovarla in elenco. Il prodotto che avete in mano non adempie alle aspettative, è una ‘pubblicità falsa’.
Per i nomi ‘difficili’ non disperate, se l’elenco è pieno di sostanze del tipo prunus amygdalus dulcis oil, aloe barbadensis, cocos, nucifera, buxus chinesis, olea europea oli… e via dicendo allora avete in mano un prodotto naturale, si tratta di piante officinali e nomi botanici. Se non masticate la lingua di Cicerone, Google vi darà una mano, anche in questo caso.
Se vedete lettere e numeri come ad esempio CI45430 allora si tratta di coloranti indicati secondo il Colour Index inglese. Cio’ a cui bisogna prestare più attenzione sono i tensioattivi (sodium lauryl sulfate, ammonium lauryl sulfate…), che servono ad esempio a rendere schiumosi shampoo e bagnoschiuma e i Peg (Poli-etilene-glicole) che agevolano l’assorbimento dei principi attivi. Capirete bene che se i principi attivi non sono dei migliori la vostra pelle li assorbirà, è questo quello che vogliamo?
Da evitare i derivati del petrolio, i siliconi (poliquaternium 80, dimethicone, amodimethicone) e gli ingredienti inquinanti (mipa, tea, mea). Sembra strano ma a volte anche il mercurio, la formaldeide, le nanoparticelle sono sostanze presenti in prodotti che ogni giorno ci spalmiamo sul viso, ignari di quello che possono provocare con il passare del tempo. Come sempre l’informazione è tutto, possiamo spalmarci addosso ciò che preferiamo, bio o non bio che sia, al’importante è esserne consapevoli.
Martina ZANGHI’
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