Cera di Cupra, marchio storico di Farmaceutici Dottor Ciccarelli, dal 2008 esprime con il progetto Osservatorio Cera di Cupra la voglia di seguire da vicino il ruolo della donna e la sua evoluzione, indicendo dei Bandi di Concorso in collaborazione con gli Atenei italiani più prestigiosi per permettere proprio alle giovani donne di esprimersi in merito a quello che sono, che si aspettano di diventare e a ciò che sta loro intorno e di spronarle ad andare avanti tramite l’erogazione di Borse di Studio consistenti e spesso fondamentali per il loro futuro.
Anche quest’anno Cera di Cupra ha collaborato dunque con il mondo delle Università: gli atenei interessati sono stati l’Università Cattolica del Sacro Cuore, l’Università Luiss, l’Alma Mater Studiorum, l’Università di Bologna e l’Università degli Studi di Bari Aldo Moro.
Come ogni anno, il filo conduttore era una tematica vicina alle donne: per l’edizione 2011, Cera di Cupra ha pensato a “La Città Delle Donne”, com lo scopo preciso di comprendere quanto la città sia a misura di donna, tramite il racconto e l’espressione su testo dei ruoli e del modo di vivere la città da parte del gentil sesso.
Ma per questa edizione, non solo testi: il progetto è infatti diventato ancora più ricco grazie alla collaborazione del Politecnico di Milano, che ha fatto si che alcune delle studentesse dei corsi di Architettura e Urbanistica realizzassero, sotto la guida di un docente, delle tavole rappresentanti quella che dovrebbe essere una città a misura di donna, che saranno presto esposte in una mostra aperta al pubblico presso lo stesso politecnico.
Per quanto riguarda invece gli elaborati scritti, cuore del concorso, essi prevedevano l’interpretazione in rosa della città, del modo di viverla e di concepirla, commentando anche una citazione di Renzo Piano o una di Italo Calvino. Quelli di partecipanti e finaliste sono stati raccolti nel libro “Riflessi Femminili”, e ad essere premiate sono state otto studentesse, due per ateneo partecipante, con una borsa di studio, ciascuna del valore di 5.000 euro.
Vincenti per sensibilità, per la capacità di emozionare, per la fantasia e per la creatività, le otto ragazze hanno colpito al cuore Monica Pasetti, Direttore Generale di Farmaceutici Dottor Ciccarelli e membro della giuria, composta inoltre da un docente di ogni ateneo interessato.
Oltre al Bando di Concorso, Cera di Cupra ha dato voce alle donne anche mediante una ricerca socio demografica realizzata in collaborazione con AstraRicerche. La conclusione? Non esiste ancora, pare, una vera e propria città per le donne. Le italiane, infatti, alternano momenti di soddisfazione a momenti di insoddisfazione, e l’abitudine è la causa principale dello stretto legame con la propria città natale, a discapito di tutto il resto, che non è all’altezza o semplicemente non ha peso.
Evidentemente, c’è ancora tanta strada da fare per dare più tocchi di rosa ai luoghi che tanto amiamo.
Caterina Damiano