Dopo lo scandalo delle protesi Pip, molte donne hanno più paura di prima ad affrontare l’intervento di mastoplastica additiva.
Tale intervento estetico di certo di base non è facile: la convalescenza è dolorosa, e prima di avere un seno finalmente bello, non dolorante e non troppo gonfio, deve passare una certa quantità di tempo.
Pertanto, molte donne si stanno avvicinando alla tecnica del lipofilling, che recentemente sta diventando di gran moda.
Il lipofilling è stato messo a punto nell’ultimo decennio, ed è un intervento che consiste nel modificare il proprio corpo tramite il proprio grasso corporeo: il grasso viene aspirato tramite delle cannule, pulito e infiltrato nuovamente nel corpo nei punti che servono (in questo caso nel seno) come un normale filler dopo un accurato lavaggio.
Questo intervento dunque è considerato l’alternativa alla mastoplastica additiva, ed è sempre più utilizzato, ma gli esperti ammoniscono: non è privo di controindicazioni, e non è detto che sia meno rischioso di un intervento di mastoplastica effettuato con protesi di buona qualità.
Non sono rari granulomi, cisti, e nel peggiore dei casi, lo spostamento di cellule tumorali dormienti. Nonostante il grasso inserito non superi mai i 200 cc, i rischi esistono dunque, ed è bene non considerare il lipofilling come l’alternativa “buona” che sostituisce la mastoplastica.
Quando dunque una donna decide di aumentare il proprio seno, è il caso che si sottoponga a diversi consulti medici, e che diffidi da chi propone questa pratica come alternativa innocua.
Solo una volta valutati tutti i pro e i contro di entrambe le operazioni e fatta una scelta cosciente e informata, ci si potrà sottoporre senza ripensamenti all’intervento scelto.
In conclusione? Non bisogna cedere agli allarmismi sulla mastoplastica ne buttarsi a capofitto sul lipofilling, ma, con cognizione di causa, occorre rivolgersi al proprio medico e a diversi specialisti.
Solo così il risultato dell’intervento sarà privo di rischi inutili e ci si ritroverà ad amare il proprio corpo senza fastidiosi o pericolosi grattacapi.
Caterina DAMIANO