A molte ricorda l’infanzia, la treccia è una pettinatura evergreen che sta vivendo una nuova vita. Già da qualche tempo impazza tra le chiome delle dive di Hollywood che la sfoggiano in diverse occasioni e con diverse interpretazioni.
Ve la ricordate la pettinatura di Amy Adams sul red carpet dei Golden Globes? Bellissima con un raccolto intrecciato sofisticato che le fa risaltare gli occhi azzurrissimi. Molto in voga anche la versione ‘messy’ della treccia ovvero quella un po’ stropicciata. Molto chic la versione laterale, un passepartout per tutti i look e che rende interessante anche una mise basic come potrebbe essere quella di un cardigan e dei jeans.
Avvistata a molte star la versione a ‘lisca di pesce’ inusuale e più romantica. Piatta, realizzata con due ciocche e, una volta imparati i passaggi, è una acconciatura perfetta da ricreare anche all’ultimo momento. Altrettanto chic ma decisamente più difficile da sfoggiare la treccia milkbraid ovvero quella che circonda la testa (in foto Holland Roden) come una corona di capelli. Mille ed una treccia da adattare alle proprie esigenze e alla propria manualità.
La treccia è anche una bella metafora, così bene interpretata da Simonetta Agnello Hornby che nel suo libro La zia marchesa scrive: “La vita è come una treccia, ogni ciocca è importante e ha un significato. La prima è quella del dovere, che abbiamo tutti e che significa obbedienza; la seconda è quella della roba […] e la terza è quella dell’amore. E se una ha tutte e tre le ciocche belle forti, la treccia è bellissima e vive felice”.
Martina ZANGHI’