Profumi e libri può sembrare un’associazione forzata. Una connessione tra due mondi che ad un’analisi superficiale sembrano appartenere a dimensioni diametralmente opposte. Da una parte la frivolezza e la leggerezza dell’universo bellezza, da sempre associato a qualcosa di effimero e vuoto. Dall’altra parte la cultura, il sapere, la saggezza, la profondità.
Eppure, se ci si ferma un attimo a riflettere e considerare, profumi e libri rivelano molte affinità. Entrambi hanno uno straordinario potere evocativo e sono inscindibilmente legati alla memoria. Sono una rivelazione. Un giardino assolato, una spiaggia abbacinata. Un’isola, un posto dove si è stati felici, una piccola Madeleine Proustiana che rivela una sensazione, un sentimento sopito.
Profumi e libri permettono di viaggiare senza muoversi, di conoscere non solo luoghi lontani fisicamente da noi ma anche collocati in un’altra dimensione temporale. Quante volte è capitato di leggere minuziose descrizioni di posti e avere la netta sensazione di sentirne il profumo. E quante altre volte ci è capitato di annusare una fragranza e di immaginare che una folata di vento potesse portarci lontano, fino ad una spiaggia di Bali con un fiore di frangipane tra i capelli?
Profumi e libri
Così abbiamo pensato di raccontarvi il connubio profumi e libri ricorrendo all’analisi di tre romanzi, che abbiamo particolarmente amato in questo 2019 di straordinarie nuove uscite in libreria, e di tre fragranze amiamo altrettanto.
L’Isola dell’abbandono di Chiara Gamberale – Eau de Minthé di Diptyque
La storia di un abbandono che diventa un’opportunità. La storia di una crisi che diventa rinascita. Sull’isola di Naxos in Grecia (Pare che l’espressione “piantare in asso” si debba a Teseo che, uscito dal labirinto grazie all’aiuto di Arianna, anziché riportarla con sé da Creta ad Atene, la lascia sull’isola di Naxos. In Naxos: in asso, appunto), l’inquieta protagonista di questo romanzo di Chiara Gamberale torna dieci anni dopo essere lasciata durante quella che doveva essere una vacanza, dal suo tormentato amore, e dove ha conosciuto Di, un uomo giovane e bello, capace di metterla a contatto con parti di sé che non conosceva e con la sfida più estrema per una persona come lei, quella di rinunciare alla fuga. E restare. Impossibile, quindi, non pensare alla Grecia, ai suoi miti e agli odori aprendo l’iconico flacone del raffinato Eau de Minthé di Diptyque. Il suo bouquet olfattivo reinterpreta una famiglia olfattiva emblematica con la fougère, raccontando la storia di una metamorfosi, quella della ninfa Minthé trasformata in piata odorosa dal Dio Ade, di un sogno mitologico in cui la menta si reinventa, combinata a note di rosa, geranio, noce moscata e patchouli.
Profumi e libri: Chiamami col tuo nome di Andre Aciman – Hanbury di Maria Candida Gentile
Un romanzo delicato, quello di André Aciman, che racconta in maniera elegante e raffinata dell’amore inesorabile che si è scatenato fra il diciassettenne Elio e Oliver, il giovane americano, che conquista tutti con la sua bellezza e i modi disinvolti, in vacanza studio nella splendida villa della famiglia di Elio, nel Ponente ligure. Un’estate torrida, passata tra libri, bagni in piscina, corse in bicicletta e forti passioni senza colpe, cristallizzata nello straordinario paesaggio ligure, di cui riusciamo a sentire gli odori nel bouquet Hanbury di Maria Candida Gentile: un profumo che nasce, appunto, nel parco di Villa Hanbury nel territorio di Ventimiglia in provincia di Imperia, caratterizzato da note di limone di Sicilia, arancio amaro del Brasile e arancio dolce di Sicilia con un cuore di calycanthus, miele e acacia.
Addio Fantasmi di Nadia Terranova – Ice Yasmill di Francesca Dell’Oro Parfum
Un romanzo intimo e forte, che racconta il ritorno alla città natia, Messina, da cui la protagonista è scappata per allontanarsi da una vita di sofferenze e riscattarsi da ricordi, che sembrano perseguitarla proprio come fantasmi. Ma sarà proprio tornando tra le vie di quella città, nelle stanze della sua detestata casa di infanzia e riattraversando la propria storia, che potrà davvero liberarsi della perdita. Nadia Terranova, finalista al Premio Strega 2019, nella minuziosa e mirabile descrizione di Messina, delle sue strade e del suo mare, è in grado di farci sentire l’odore sensuale e pungente del gelsomino che si arrampica sui muri delle case di questa città affacciata sullo Stretto. Gelsomino presentato in un’inedita e fresca veste nella fragranza di Francesca Dell’Oro, dove un cuore di gelsomino Sambac, gelsomino Grandiflorum e garofano, si combina a note marine, di alloro e bergamotto, con note aromatiche di Pepe nero e Cardamomo, addolcite dall’aroma di Vaniglia e sostenute dall’intenso Patchouli.
Pinella PETRONIO