Ci sono creme alla bava di lumaca, trattamenti al sangue, congegni elettrici dalla forma e dall’aspetto non troppo rassicurante ma con l’avanzare della tecnologia non si rischia di avere dei problemi di salute dopo averne fatto uso (forse). Tutt’oggi pero’ ci si sottopone ad interventi chirurgici per diminuire le rughe, essere più magre, avere il seno più prosperoso… Inoltre ci sono creme alla cacca di uccello, shampoo al silicone e aggeggi che vibrano, pungono, arrossano la pelle con il fine di idratarla, detergerla, nutrirla…
Chissà se nel futuro questi rimedi beauty verranno ritenuti pericolosi. Dando uno sguardo al passato, di sicuro possiamo affermare che già Elisabetta I si spalmava sul viso del piombo per avere un aspetto uniforme e compatto, come una bambola di ceramica. Il piombo mischiato all’aceto era un fondotinta molto popolare per un effetto ‘geisha’ ambitissimo dalle donne del ‘500. Appena si resero conto dei danni irreparabili del piombo, si passò all’arsenico. Anche questo serviva ad ottenere un incarnato pallido e latteo, la moda del momento. L’arsenico, prima di causare la morte, aveva effetti dannosissimi sulla pelle e sui capelli, infatti si rischiava la calvizie.Come se non bastasse, smettere di farne uso improvvisamente sarebbe altrettanto problematico. Insomma un incentivo all’utilizzo, come un vero e proprio stillicidio.
Poteva mancare il mercurio? C’è poco da scherzare, è stato scoperto anche nella cosmesi moderna. Avete mai sentito il motto ‘Una notte con Venere una vita con Mercurio’? Un modo di dire che ha del macabro perché la sifilide veniva curata appunto con dei prodotti a base di mercurio, che a lungo andare causavano tremori, depressione, e sì, anche la morte.
L’ossessione per la depilazione poi non ha età e sapete come combattevano i peli superflui agli inizi del ‘900? Con i raggi X. Dopo molte sperimentazioni si sono resi conto che oltre a perdere i peli, i raggi X facevano perdere anche la salute. E nei capelli? Il grasso animale serviva da fissante e da lucidante e le pettinature così elaborate non servivano solo ad attirare gli uomini, ma anche i topi che di notte venivano attirati dal forte odore tanto che le donne erano costrette a mettere le trappole per topi accanto al cuscino.
E per delle ciglia da cerbiatta? Esistevano già delle lash extensions. Venivano tagliati i capelli, cuciti con un ago agli estremi delle palpebre, un vero e proprio orrore.
Nel futuro, diranno lo stesso dei nostri rimedi beauty?
Martina ZANGHI’
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