A partire dalla sua data di nascita, il botox non ha praticamente mai sofferto la crisi. Anzi, dal 2002 questo trattamento estetico è entrato a far parte della beauty routine di moltissime persone. Secondo i dati dell’ American Society for Aesthetic Plastic Surgery, la percentuale di donne da 19 a 34 anni che fanno le famose punturine sono salite del 41% (negli Stati Uniti).
La cosa positiva del botox è anche la sua cosa negativa, ovvero gli effetti del trattamento durano circa sei mesi. Una volta che ci si abitua al viso liscio e senza rughe però è difficile tornare indietro. Svanito l’effetto infatti è molto raro che il paziente non si sottoponga più al trattamento. Il botox infatti potrebbe portare ad una dipendenza perchè si continua a farlo e rifarlo per mantenere l’aspetto del viso più liscio e disteso.
Dei dati del 2016 riportati dal Corriere della sera confermano il successo del botox all over the world (maschi inclusi): “Tra i Paesi che hanno effettuato il maggior numero di trattamenti, al primo posto c’è la conferma degli Stati Uniti, con oltre 4 milioni di interventi, il 18,6% del totale, seguita da Brasile (poco più di 2 milioni e 300mila, 10.7%) e Sud Corea (un milione 150mila, 5,3%). L’Italia è nona con 418.760 interventi, l’1,9% del totale. L’altra tendenza che emerge dai dati Isaps è l’aumento della presenza maschile negli studi medici dei chirurghi plastici. Pur essendo il mondo della bellezza ancora dominato dalle donne, (oltre 8 milioni di interventi, l’84.7% del totale), quasi un milione e mezzo di trattamenti estetici e operazioni hanno riguardato gli uomini, pari al 15,3% del totale: nel 2014 erano il 13,7%”.
Insomma la paura dell’ago non ferma nessuno e, se non siete ancora convinti, attenzione a non pensare troppo che vi verranno ancora più rughe…
MaZ