Siete sole, e state pensando ad una lei. Non ad un’amica, e sicuramente non come un’amica. La sensazione di una donna sulla vostra pelle, vi da un brivido. Eppure, tra un po’ rientrerà lui, che di certo è l’amore della vostra vita, il compagno ideale. Quindi, cosa succede?
Innanzitutto, è necessario non allarmarsi. Un desiderio sessuale non implica necessariamente un cambio d’orientamento (e dunque lo stravolgimento della nostra vita), ma può sottolineare che qualcosa, in quel rapporto con il nostro lui, non va forse come pensavamo e che la nostra voglia di trasgredire, di provare qualcosa di nuovo sia lì ad urlarcelo.
Perché niente più di una donna è lontano dalle abitudini di un’eterosessuale, e quindi via con le fantasie, nei momenti più nascosti e da nascondere al nostro uomo. Ma qui sta l’errore.
Se le fantasie non capitano così spesso, è proprio a lui che ne dovreste parlare. Provare cose nuove, essere curiose, provare attrazione per un corpo simile al nostro è normale e capita a moltissime donne, più di quante si pensi, e spesso è solo una pulsione che ci giunge dalla monotonia di un rapporto ormai stabile seppur felice.
Tenete presente che però non c’è nulla di sbagliato in queste fantasie: non sentitevi in colpa ne drammatizzate la situazione.
Se le fantasie dovessero farsi frequenti, probabilmente invece l’inconscio vi suggerisce delle pulsioni represse. Anche in questo caso, parlare con il partner è la prima cosa da fare.
In seguito, è necessaria una profonda analisi di voi stesse e l’accettazione dell’eventuale manifestarsi di quello che è il vostro desiderio o orientamento, tenendo presente che l’omosessualità o la bisessualità sono assolutamente normali. Nel caso in cui vi sentiste troppo sconvolte dalla “scoperta”, sappiate che rivolgersi ad uno psicologo non è mai superfluo.
Nella maggior parte dei casi, comunque, la pulsione sessuale verso lo stesso sesso è solo sintomatica di una curiosità e di una stanchezza nei confronti del partner. Ma è inutile dirvelo: sta solo a voi capire di che cosa si tratta.
Caterina Damiano