Uno su tre soffre di fame nervosa data dallo stress emotivo o lavorativo.

Il campione è stato costituito da coloro che negli scorsi mesi hanno richiesto uno Slimming Program sul sito del noto marchio di pillole dimagranti Kilocal. L’88% di queste persone sono donne (molto più attente alla linea rispetto agli uomini) ma… udite udite… normopeso. Solo il 12% del campione in esame risulta essere invece obeso.

La prima causa di problemi nel dimagrimento, come accennavamo in partenza, è proprio lo stress, che conduce ad attacchi improvvisi di fame nervosa i quali annullano ogni buon proposito di equilibrio alimentare. Al secondo posto tra i problemi delle donne una generica difficoltà a perdere peso nonostante la dieta (sarà vero?!). Il 18% dichiara invece di soffrire di ritenzione idrica che non permette una perdita di peso sufficiente (purtroppo è un problema molto comune), mentre solo il 12% dichiara di fare pasti troppo abbondanti. Viva la sincerità!

Sicuramente il periodo che stiamo vivendo non aiuta l’equilibrio alimentare (e tantomeno quello psicologico): problemi economici, instabilità lavorativa e legami spesso destabilizzati dall’improvvisa mancanza di occupazione possono aumentare di molto i livelli di stress, e sfociare in vere e proprie crisi di fame nervosa.

Finchè il problema rimane confinato a pochi singoli episodi in concomitanza di situazioni parecchio stressanti, si può optare per rimedi omeopatici come l’Ignatia amara o fitoterapici come il Glucomannano, una fibra vegetale che gonfiandosi nello stomaco diminuisce la sensazione di fame. Si possono poi prendere provvedimenti alimentari come il mangiare più lentamente, il bere una maggiore quantità d’acqua o l’effettuare piccoli pasti durante tutta la giornata.

Se però il disturbo si fa più intenso e frequente, è bene rivolgersi al proprio medico di famiglia, che potrà consigliare ad esempio ansiolitici o antidepressivi di nuova generazione per placare la sensazione di ansia generalizzata dovuta al continuo stress: per risolvere una volta per tutto il problema dei kili di troppo e sentirsi finalmente “a prova di spiaggia“.

Erika POMPILI

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