“Il corpo è sempre più un’estensione dell’anima. Una misura del mondo”. A dirlo, l’antropologo David Le Breton. Prima di lui, Leonardo da Vinci, attraverso il suo uomo Vitruviano, il corpo che misura tutte le cose, definiva le misure umane come le unità con cui interpretare gli spazi ed il mondo. Oggi, restano tantissimi gli artisti che si ispirano alla silhouette umana per creare oggetti interpretandone i dettagli, esasperandone i difetti, ritraendolo così com’è.
Maestro di questo filone di arredamento che definiremmo antropomorfo è il designer Fabio Novembre.
Era il 2008 quando, con Casamia, realizzava Him & Her, sedia in polietilene disegnata seguendo la forma del corpo dell’uomo e della donna che, senza alcuna vergogna, esprime la fisicità umana. Una vera e propria sedia scultura. Due anni dopo, l’artista disegnava per Driade Nemo, poltrona che ritrae un volto umano dalle sembianze perfette, omaggio alla scultura classica in chiave pop.
Corpo, leit motiv anche per il brand di complementi per l’arredo Fornasetti, che ha fatto del volto femminile un vero e proprio marchio di fabbrica: oggetti, mobili o ceramiche con uno stile antropomorfo ironico, elegante e assolutamente riconoscibile, sono i suoi temi iconici divenuti tradizione. A mantenere alta la bandiera del brand, dopo la morte del padre Piero, ci pensa Barbara Fornasetti con invenzioni nuove ma dallo stile tradizionale.
E che dire della seduta Grace del designer Pietro Del Vaglio? Una vera e propria bocca aperta, con la lingua a fare da cuscino: un’interpretazione provocatoria, divertente e soprattutto ironica.
Che dite, avreste mai il coraggio di metterne una nella vostra casa?
Martina ZANGHI’