Non è dunque un caso se aprile è stato proclamato a livello nazionale il “mese della prevenzione alcologica”, con l’obiettivo di una più diffusa sensibilizzazione sui rischi per la salute provocati dall’alcol, ritenuto tra le principali cause di mortalità evitabile, disabilità e malattie croniche, in Europa.
A questo argomento è dedicato l’ultimo numero di “Statistiche flash”, la pubblicazione periodica curata dalla Direzione Sistema Statistico della Regione Veneto, che focalizza l’attenzione soprattutto sul fenomeno del bere giovanile. Secondo i dati dell’indagine condotta vi è un considerevole aumento del consumo occasionale di alcol, che riguarda oltre il 55% della popolazione tra i 14 e 34 anni, mentre il consumo giornaliero rappresenta, per la stessa fascia di età, un comportamento ampiamente meno diffuso (13,7%), rispetto al 29,3% della popolazione generale.
Dati allarmanti ai quali bisognerebbe porre un freno perché, è evidente, il divieto di somministrazione di alcolici a minorenni non è sufficiente. Sono infatti molti i baristi che ignorano questo divieto, soprattutto nelle discoteche, servendo cocktail e drink a giovani e giovanissimi senza chiedere i documenti.
Sbornie e in alcuni casi l’assunzione di droghe fanno il resto. Una maggiore attenzione da parte delle famiglie nei confronti dei propri figli non guasterebbe, non trovate?
Giulia DONDONI
[ Torna indietro... ]