di Alessia CASIRAGHI
Quando il mouse brucia sul tempo l’arco incantato delle frecce di Cupido. Uno studio americano pescato dalla rivista Psychological Science in the Public Interest ha fatto un po’ di conti navigando sul web, rivelando che, tra social network e siti di incontri online, le coppie che si formano sulla rete sono seconde solo a quelle che nascono nella vita quotidiana.
Le chat su Facebook rischiano davvero di rimpiazzare le cene fra amici? L’analisi, basata su più di 400 ricerche e studi, sembra confermare questa ipotesi. Conoscersi online e decidere di frequentarsi non sembra più un tabù, anzi nella maggior parte dei casi sembra essere la scintilla che fa accendere la fiamma della vera passione.
“La rivoluzione digitale è un vantaggio per chi è solo, perché dà accesso a un gran numero di potenziali partner” spiega lo studio americano, anche se ci tiene a precisare che in amore non servono algoritmi matematici, come quelli proposte dai siti di incontri online, tanto più che non sono supportati da alcun valore scientifico.
L’amore, si sa, è questione di chimica, ed è difficile credere che qualche ingegnere informatico possa sostituirsi alle nostre ‘intermittenze’ del cuore. Anche se, gli esperti a stelle e strisce dell’amore 2.0, su qualche cosa sembrano averci azzeccato: secondo lo studio infatti gli uomini vedono in media 3 volte più profili rispetto alle donne, e sono loro i più propensi a contattare la futura partner dopo averne studiato attentamente le caratteristiche.
Un altro dato poi, balza all’occhio: se nel 2009 il 22% delle nuove coppie eterosessuali si è formata grazie a internet, la percentuale sale al 61% se si guarda alle sole coppie omosessuali. Numeri destinati a raddoppiare, complice la crescita esponenziale di nuovi siti e social network per la socializzazione sul web.
Una domanda finale resta: e se ci mettissimo tutti offline magari per sbirciare un po’ oltre la nostra scrivania e scoprire quant’è carino il nostro collega? Tanto più che San Valentino è dietro la porta, e certo a Cupido non dispiacerà rimettersi un po’ al lavoro…