Fino a qualche anno fa il problema si risolveva in poche ore la domenica pomeriggio: le partite iniziavano inesorabilmente alle 15 e per le 17 tutto era concluso, si lasciava semmai lo spazio alle trasmissioni post partita: un’oretta verso le ore 18 e in seconda serata per i commenti.

Oggi è diverso: tra anticipi e posticipi, turni infrasettimanali e gare di coppa tutti i giorni della settimana ci sarebbe una partita da seguire.

Il calcio è da sempre motivo di discussione nella coppia: da un lato le donne non capiscono perché gli uomini passino così tanto tempo a guardare uno sport e siano disposti a seguire la squadra del cuore da Milano fino a Catania in un fine settimana; dall’altro gli uomini non cambiano abitudini e tanto meno capiscono perché dovrebbero farlo. Come al solito quello che serve è tanta pazienza, diplomazia e mediazione.

Le signore, intransigenti d’abitudine, potrebbero approfittare di questi momenti per pensare un po’ più a se stesse senza occuparsi delle incombenze domestiche, magari un aperitivo con le amiche piuttosto che la visita ad una mostra o un film al cinema.

I tifosi, dal canto loro, potrebbero rinunciare alle partite meno importanti o almeno evitare le trasmissioni post partita e scegliere una serata romantica di coppia.

Un’alternativa può essere anche quella di seguire il consiglio della Pavone che cantava “Perché perché…. Una volta non ci porti pure me!?”

Silvia GALLI

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