Le cause di separazione non sono mai facili, per i grandi ma ancora di più per i più piccoli, vittime loro malgrado di guerre per l’affidamento, orari di visita, mantenimento.

Dallo scorso ottobre 2012, un bambino in particolare, Leonardo di dieci anni, residente a Cittadella (Padova), è diventato il simbolo di queste guerre tra ex mogli ed ex mariti nel video shock che lo riprendeva mentre veniva prelevato a forza dalla sua scuola a seguito di un provvedimento del Tribunale di Venezia che dava l’affidamento esclusivo al padre, in base a una presunta sindrome di Pas, sindrome da alienazione genitoriale studiata dallo psichiatra americano Richard Gardner e configurata come una “dinamica psicologica per la quale un bambino rifiuta di vedere uno dei genitori”.

La Pas non esiste – ha ribadito la madre del bambino di dieci anni – la Corte di cassazione ha finalmente chiarito e il decreto è stato annullata. Mio figlio è a casa, è tornato alla sua vita come ha sempre chiesto“.

Di quella vicenda si sono occupati in tanti, giornali e media in primis, sconvolti dalla disperazione di quelle immagini (che volontariamente non vi riproponiamo). Oggi, la notizia della Sentenza di Cassazione ha messo un punto alla querelle.

I giudici, infatti, hanno stabilito il ricongiungimento del piccolo con la mamma, la quale si è dichiarata subito felicissima “della sentenza della Cassazione che ha messo finalmente ordine su quella maledetta Pas che non esiste“, ribadendo che, comunque, “Per il padre la porta resta sempre aperta“.

La donna ha poi fatto sapere che il bambino “ha perso otto chili ed è provato fisicamente“, ciononostante nessun divieto di visita verrà imposto al padre:”Non c’è mai stato, il bambino continuerà a vedere suo padre, il padre avrà sempre la porta aperta. Quello che voglio dire, però – ha concluso la Signora – è che si tratta di un bambino non ascoltato, non conteso, io non contendo niente. Il problema è che in Italia non sono ascoltati, i bambini non hanno voce e io ho dato loro voce“.

Il problema dei grandi, aggiungeremmo noi, è che non abbiamo ancora capito che coniugi si può anche smettere di esserlo, ma genitori lo si resta per sempre.

Paola PERFETTI