Sindrome di Amsterdam, cruising e gang bang. Avete già capito di cosa stiamo parlando? Un aiutino. Non vi dicono niente Clive Owen e Natalie Portman in“Closer”? Trasgressivo, intimo, stimolante, misterioso lo scambio di coppia affascina gli italiani. A tal punto che un recente studio della Federsex rivelerebbe che 2 milioni di italiani, ovvero il 10% della popolazione sessualmente attiva, ama concedersi, di tanto in tanto o con frequenza, una performance ‘allargata’ tra le lenzuola.
Le combinazioni variano a seconda dei gusti: quando ad affollare il lettone sono più di quattro partner allora si sta parlando di gang bang, dove a decidere il gioco è sempre lui, il ‘bull’, il maschio predominante. Se invece avete intenzione di lanciarvi in una ‘caccia all’intruso’ nei locali deputati allo scambismo – o perché no, nel bar sotto casa – allora si parla di ‘cruising‘.
Età prevalente del sesso condiviso? Tra i 30 e i 50 anni. Luogo preferito? In vacanza, che sia en plein air o nel privé di un locale. Ma qual è la molla che fa scattare il desiderio di condividere il/la propria partner con altre persone, meglio ancora se sconosciute? Evasione, trasgressione, ricerca di nuovi stimoli per le coppie che si ritrovano, per così dire, ‘con le molle del letto un po’ arruginite’?
I sessuologi hanno trovato una risposta anche per questo, dividendo le coppie made in italy in quattro diverse categorie di ‘animali’ sessuali: ci sono così i bulimici, sempre pronti a far sesso, a sperimentare, a trasgredire, meglio se con più partner, gli inappetenti, per i quali il sesso è un appuntamento occasionale, gli anoressici, che trovano più interessante un documentario sui dinosauri, e infine i sazi, che vivono l’unione con il partner in maniera tradizionale.
Ancora non avete capito che cos’è la “Sindrome di Amsterdam”? Tempo scaduto. Eppure di questi se ne è parlato tanto. Forse perchè una focosa soubrette argentina ne ha pagato le amare e supercliccate conseguenze. “Sindrome di Amsterdam” è il termine coniato dai sessuologi per indicare la tendenza degli uomini a posizionare su Youtube filmati erotici delle proprie partners. Donne avvisate. Se il libero scambio non è più un tabù, la privacy deve restare sacra.
A.C.