In occasioni solenni ciò che dice il galateo dovrebbe essere più che un verbo da seguire, per la semplice considerazione che è l’unica via per non finire nel sentiero pericoloso di stravaganze che non si è capaci di indossare. Le regole, in fatto di moda, sono fatte per essere infrante da chi ne è capace, altrimenti è meglio rispettarle.

Se la cerimonia si svolge di mattina allora la vostra ricerca dovrà concentrarsi sul morning dress, noto anche come tight. La scelta è tra il nero e il grigio, quest’ultimo è preferibile, ma in ogni caso i testimoni, il padre e i fratelli dello sposo dovrebbero indossare lo stesso modello.

Rispettare le tradizioni non vuol dire però che dobbiate sembrare usciti da un quadro antico, anche il tight può essere attualizzato pur rimanendo fedele alla sua immagine: il gilet può essere in seta colorata, i pantaloni in Principe di Galles a quadretti e non nelle canoniche righe, si potrà scegliere un plastron colorato anzichè grigio e non è necessario spendere un capitale per i tradizionali guanti grigi in pelle di cervo.

Se le nozze si svolgono di sera l’abito dello sposo dovrà essere il frac, mai lo smoking che è assolutamente sbagliato in questa circostanza. Il frac è sempre nero e monopetto, ma la giacca non deve essere mai abbottonata e i pantaloni mai indossati con la cintura. Anche in questo caso però è bene evitare l’effetto “quadro antico”: dite addio al cappello a cilindro che può risultare ridicolo e non fatevi sfiorare dall’idea di portare in mano un bastone. Meglio lasciarli a Fred Astaire.

Andrea VIGNERI

 

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