È sempre difficile trovare le parole giuste per rendere merito e giustizia a chi se ne va, ma ancora più difficile è dire addio a Karl Lagerfeld, uomo irriverente, visionario e rivoluzionario che ha profondamente segnato un’epoca, non solo con il suo genio creativo, ma anche con la sua profonda ironia, che sapeva spesso essere talmente dissacrante e spietata da sfociare in un sarcasmo puro di con facile comprensione per tutti.

Chi era Karl Lagerfeld

Non solo designer di moda, ma un artista a tutto tondo, che ha cercato diversi canali per esteriorizzare la sua genialità, esprimendola anche nel mondo della fotografia e dell’illustrazione, ma soprattutto facendo di se stesso una carismatica icona pop, con il suo look estremamente riconoscibile, da cui non mancavano mai elementi chiave. Definito da molti l’ultimo dei couturier, alla guida della maison Chanel, diciamo, quindi, addio a Karl Lagerfeld, che se ne va all’età di 85 anni, lasciando un vuoto incolmabile. E lo facciamo con un profondo senso di tristezza, perché – al di là delle polemiche che era in grado di scatenare – ci mancheranno le sue dichiarazioni sempre scevre da ogni diplomazia, votate al politically incorrect.

Karl Lagerfeld e le citazioni sintesi del suo genio

Diciamo addio a Karl Lagerfeld, quindi – geniale e irriverente, stakanovista e visionario, innamorato della cultura in ogni sua forma, sempre contro corrente – che ci ha lasciato in eredità non solo la sua arte illuminata, ma anche un armamentario di perle di saggezza, diventate mantra per fashionisti di ogni generazione, raccolte nel volume  Il mondo secondo Karl dai giornalisti Jean-Christophe Napias e Sandrine Glbenkian e che possiamo trovare nella sezione Karlism del suo sito ufficiale, da rileggere quando ci verrà nostalgia di lui, del suo codino e dei suoi occhiali scuri.

Diciamo addio a Karl Lagerfeld, quindi, con quell’assoluta e amara consapevolezza che il mondo della moda, dopo di lui, non sarà più lo stesso.

 

Pinella PETRONIO