Non c’è storia. E’ stato sufficiente fare un piccolo confronto in rete fra le parole “Tod’s” e “Serapian” per scoprire che, inevitabilmente, il marchio del patron Della Valle, fratello di Fay, Hogan, Roger Vivier, batte alla stragrande e in termini di popolarità il collega creatore di grandi borse made in Milano Stefano Serapian.
Di fatto, solo un anno fa, “beccare” Kate Middleton con una D Bag e quindi pubblicare un paio di foto a paragone della compianta Lady Diana, “D”, con al braccio una iconica borsa in stile Tod’s, sono stati due semplici passi che hanno ridato un grande slancio – oltre che un futuro assicurato – all’omonimo modello di borsa.
Parlo di quello che la maison italiana aveva dedicato proprio a Diana Spencer, e questa primavera estate verrà riproposto rivitalizzato in tanti colori vitaminici sempre dal brand Tod’s.
Che allunghi così le distanze dal competitor che gli abbiamo affibiato?
Vediamo….
Forma morbida, pellami preziosi, palette giocata sui colori del bel tempo – verde, blue, arancio, rosa, giallo: chiamarla semplicemente accessorio sarebbe riduttivo. Ma questo vale per entrambe le griffe.
Se il cobra non è un serpente ma un pitone e un coccodrillo fanno una borsa attraente, scopriamo chi e cosa c’è dietro al fascino di questa come delle nuove borse Serapian.
Io direi che è tutta una questione di storia.
C’è il fascino retrò di un’icona di stile come Lady Diana dietro al nuovo modello di D Bag.
La nuova versione dell’ iconica D Bag Tod’s è l’evoluzione del modello originale di trent’anni fa (circa) che oggi si vede rifinito, in maniera artigianale, con materiali preziosi quali il pitone e il coccodrillo.
Nuova gamma di colori, nuova forma più morbida, estro più sbarazzino, perfetto per la city.
Tutta un’altra storia quella della shopping bag in pitone di Serapian.
Qui la mente vola in avanti, lontano; osservandola non posso fare a meno di pensare a sabbie e lunghe distese, corsi amazzonici, foreste pluviali.
Interamente dipinta a mano e in due versioni, la shopping bag di Serapian è realizzata in pitone Indio. Pensate che la trama delle squame viene ripresa nelle sfumature della pittura, volutamente caleidoscopica, intensa, asimettrica, così da andare a realizzare tinte cangianti “selvagge” quali il savana e il corallo.
Esotica e dalle forme decise, qui siamo di fronte ad un dettaglio di stile che sembra trasportarci nella savana più wild… magari in vista delle prossime vacanze.
A questo punto, quale preferire fra Tod’s e Serapian? Ad un primo confronto, e se non vogliamo dare i numeri, credo proprio che sarà ancora il buon vecchio de gustibus a incoronare la vincitrice.
Paola PERFETTI