Se è vero che i fiori a primavera sono, ironicamente, “avanguardia pura”, nulla di negativo, a proposito di vegetazione ha lasciato detto Miranda Priestly nel Diavolo Veste Prada. Forti di questa certezza, quindi, le case di moda si sono lasciate ispirare dal mondo della natura e dalla vegetazione nella sua forma più rigogliosa. In un dialogo costante con l’universo del design, hanno preso ispirazione dalla lussureggiante tendenza botanical club che in particolare nelle ultime stagioni sta spopolando nel mondo dell’arredamento.
Via libera quindi a stampe floreali sì, ma che ritraggono i fiori più desueti ed esotici, via libera ad intricati ricami e applicazioni di palme, cactus, foglie, giardini verdeggianti, rampicanti e piante di ogni genere. Un vero inno alla natura madre benigna che soprattutto in primavera estate si risveglia, mostrandoci il suo lato più rigoglioso e straordinario. Un eden ben immaginato prende vita su accessori, scarpe, borse e abiti che hanno il potere di trasformare chi li indossa in eteree ninfe dei boschi.
Il botanical trend, questa primavera estate 2017, vuole suggerire una voglia di ritorno alle origini, alle cose pure e primordiali, una necessità di allontanarsi dalla vita frenetica in cui siamo catapultati ogni giorni, un bisogno di spogliarsi di sovrastrutture per tornare, come suggeriva Rousseau, ad un primitivo stato di natura, in cui uomini e donne vivono “liberi, sani, buoni, felici“, proprio perché governati da leggi primordiali.
Pinella PETRONIO