Una collezione da toccare con mano quella di Ermanno Scervino, brand dell’eccellenza italiana famoso in tutto il mondo. Da toccare con mano perché solo avvicinandosi ai tessuti, prendendoli in mano, tastandone la morbidezza e sentendone la leggerezza si può comprendere quanto importante sia per la maison di moda italiana la ricerca e la sperimentazione sui tessuti. Una ricerca che va al di là del glam, che comunque rimane una componente importante delle collezioni del marchio come ci racconta lo stesso designer che abbiamo incontrato alla fine della sfilata che presentava la collezione primavera estate 2013, in occasione della Milan Man Fashion week.
Ermanno Scervino, bandiera ed emblema della moda italiana nel mondo, qual è il valore aggiunto del Made in Italy?
Il carisma che infondiamo in ogni capo che realizziamo. È un valore che possiamo guardare con gli occhi e toccare con mano anche nella cosa più semplice che esce dalle nostre sartorie: una camicia, un paio di pantaloni o una giacca. Tutto quello che produciamo profuma di prestigio e artigianalità. L’uomo quando veste abiti italiani ha un appeal tutto particolare. Si riconosce sempre.
Made in Italy significa quindi cose fatte bene?
No, non solo. I nostri sono abiti carismatici che vanno al di là dell’essere fatti bene.
In collezione quest’anno hanno sfilato molte maglie in garza di mohair, come mai questa scelta per l’estate?
Si tratta di maglie di garza doppiata con il cotone, fibra naturale che mantiene comunque freschi. Sono leggerissime e confortevoli. Belle da vedere e fantastiche al tatto. In questo periodo preferisco di gran lunga il mohair al cashmere.
In questa collezione, al contrario di molti suoi colleghi che hanno preferito il fluo, assistiamo al vero trionfo dei colori pastello. Non sono un po’ troppo bon ton per l’uomo?
Assolutamente no. Ormai l’uomo si è sdoganato da un’immagine da macho. L’uomo può essere uomo anche indossando nuance più soft e meno rigorose.
Come va l’azienda Ermanno Scervino?
L’azienda va bene. Siamo molto contenti e soddisfatti dei fatturati. La crisi c’è e si sente, ma non siamo stati enormemente colpiti
Parliamo di mercati.
Ermanno Scervino va molto forte anche all’estero. Soprattutto, nei mercati emergenti del lusso come ad esempio la Cina, in cui riusciamo a vendere molto. Il nostro brand è fortunatamente molto amato in quei mercati che non hanno risentito della crisi. C’è molta liquidità e di conseguenza la gente è più disposta a spendere per un capo bello e che dura nel tempo.
Pinella PETRONIO