Capelli lunghi e biondi, frangetta spettinata, sorriso larghissimo. Jeanette Madsen – classe 1984, danese di nascita – è una di quelle donne che hai la netta sensazione non sporcheranno mai l’abito bianco che indossano. Una di quelle donne che sembrano fluttuare più che camminare, che sembrano non avere nulla a che spartire con il volgo. Una di quelle che riescono ad essere cool anche in tuta, ma forse anche in pigiama, vestaglia e ciabatte. Insomma, una di quelle donne che ci verrebbe da detestare se non fosse di grande ispirazione per il suo stile preciso e di carattere.
Appassionata di moda sin da bambina, quando anziché giocare con la sua Barbie passava il tempo a vestirla e svestirla o quando a quattro anni cambiava look ben cinque volte al giorno, Jeanette Madsen ha molto presto capito che proprio la moda sarebbe stata il suo mestiere. Era appena una teenager, infatti, quando comincia a lavorare come modella, benché si rende presto conto che la strada che voleva percorrere non aveva nulla a che fare con stare in posa dietro all’obiettivo di un fotografo.
Jeanette Madsen, il suo stile
Fashion editor dell’edizione danese di Costume Magazine, Jeanette Madsen ha uno stile casual e nel contempo molto femminile, sicuramente ben definito, che ama giocare con le proporzioni e con i contrasti, che alle stampe predilige le tinte unite – che abbina con sapiente maestria, quando non sceglie il monocromo – e che prevede un copioso utilizzo di blazer, spesso oversized, che ama abbinare a basiche T-shirt bianche.
Lo street style
Impossibile non notarla durante le fashion week di tutto il mondo, tanto che nel giro di pochissimo tempo è diventata una delle fashion editor più fotografate al mondo. Sono stati infatti anche gli scatti di street style a contribuire al suo successo come influencer, garantendole collaborazioni con i brand più importanti del panorama del fashion system. Nella gallery abbiamo raccolto alcuni dei look più belli trovati sul suo profilo instagram che vi saranno sicuramente d’ispirazione per le vostre mise.
Pinella PETRONIO
(Credit ph. @_jeanettemadsen_)