I jeans sono un capo che o ti sta bene o è meglio non metterli. Partiamo subito da questo presupposto: non tutte le donne stanno bene con i jeans. Prima di decidere quali facciano o non facciano al caso nostro, e se facciano o non facciano al caso nostro, bisogna provarne davvero tanti, perché ci sono moltissimi modelli per tutti i corpi e per tutte le forme e lunghezze delle gambe.

Ci sono delle donne che, bontà loro, li indossano e sono spettacolari e altre donne a cui, invece, non donano proprio per niente. Per far sì che quando li mettiamo chi passa per strada si volti a guardarci, credo sia opportuno fare un piccolo investimento nell’acquisto del jeans giusto; e per investimento non intendo aprire un mutuo per comprarne un paio dal costo esorbitante, ma parlo di investimento in termini di tempo. Ci vuole, poi, una bella dose di autocritica e cercare di non farsi influenzare eccessivamente dai consigli delle commesse che certe volte, pur di vendere, tendono ad essere un po’ Pinocchie.

In Italia ci sono molti marchi che producono jeanseria di altissima qualità, dal design originalissimo e con quell’attenzione ai dettagli che solo gli italiani sanno mettere nella realizzazione e produzione di capi e accessori. Ma il bello delle aziende italiane di moda è che anche quando non sono esattamente specializzate in un settore riescono comunque a fare bene ogni casa, trasformando in oro tutto ciò che esce dalle loro mani. Ad esempio, Mauro Grifoni, brand nato come camiceria artigianale e divenuto leader nella produzione di abiti sartoriali da uomo e poi di capi anche per la donna, realizza dei jeans che hanno un’ottima vestibilità. È stata la commessa di una boutique multimarca milanese a propormeli: lì ho preso i miei primi jeans del boy friend – ovvero un po’ più grandi della mia taglia – di Grifoni dalla perfetta vestibilità. Nonostante fossero larghi, e quindi l’effetto sciattona fosse in agguato, il risultato era fantastico: addosso mi stavano benissimo e questo perché il jeans era fatto molto bene.

Tra gli altri jeans Made in Italy possiamo citare anche quelli realizzati da Dondup, il cui loghino è perfettamente riconoscibile e che ho visto indossare a molte donne, giovani e meno giovani, con effetti più o meno belli, e Jesus, brand del jeans italiano per eccellenza, fondato nel 1971 da Maurizio Vitale e Oliviero Toscani, diventato a quell’epoca un’icona tra i giovani anche grazie alle straordinarie e sovversive campagne pubblicitarie e rilanciato oggi sul mercato dopo il grande successo ottenuto a Pitti Immagine. Storico brand di jeans italiani è Carrera, il cui nome mi fa pensare immediatamente ai miei anni alle scuole medie e al classico blue jeans, quello blu intenso scuro, con le impunture giallo aranciate. Onestamente non ho più seguito l’evoluzione del brand, forse perché mi fa un po’ troppo “Francesca versione teen ager” o forse, perché il marchio non è rimasto al passo con i tempi in fatto di tendenze, pubblicità e marketing. Pur rimanendo un prodotto ben fatto e di nicchia, non ha forse fatto passare un’immagine molto trendy di sé.

 

Continua mercoledì…

 

Francesca SENETTE – giornalista esperta di moda e nuova fashion blogger di Birkin.it