Tutte quante da piccole abbiamo ascoltato ammirate la storia del Brutto anatroccolo, chiedendoci come fosse mai possibile che da brutto che era riuscisse a diventare cigno. Da adolescenti, poi, quando il nostro corpo comincia a cambiare e ci troviamo in quella condizione in cui non siamo più bambine, ma non siamo ancora nemmeno donne, beh a quella storia del Brutto Anatroccolo ci attacchiamo con tutte noi stesse sperando che la metamorfosi possa avvenire anche per noi. Ma i cambiamenti possono avvenire anche in età più adulta, dopo una presa di coscienza magari che per essere effettivamente belle, basta soltanto credere un po’ di più in noi stesse e amarsi molto.
Questa che vogliamo raccontarvi è la storia di Arisa, che da brutto anatroccolo qual era, quando si presento per la prima volta sul palcoscenico dell’Ariston, si è trasformata nel bellissimo cigno che abbiamo visto trionfare qualche giorno fa a Sanremo, per la seconda volta. La prima da big.
Era il lontano 2009 quando si palesò sul palco del Festival una giovane promessa della musica, cantando “Sincerità“, una canzone orecchiabile, che poi avrebbe vinto la sezione giovani promesse. Era timida, un po’ goffa, con qualche chilo di troppo rispetto ai canoni a cui ci ha abituati la televisione, con degli enormi occhiali neri, che le mettevano in evidenza un naso non esattamente greco, rossetto rosso fuoco e capelli corti a caschetto. Nel 2010 comincerà una trasformazione del look che la porterà ad avvicinarsi ad uno stile più nerd, meno Charlie Chaplin.
Ma sarà il 2012 l’anno che vedrà una vera e propria rivoluzione del suo stile. Arisa presenzierà al Festival di Sanremo, presentando una canzone bellissima e intimista, “La notte“, con un look profondamente diverso rispetto a quello con cui avevamo imparato a conoscerla. Il rossetto non è più rosso scarlatto, ma si è fatto rosa tenue, quando non addirittura beige, gli occhiali sono spariti a favore delle lentine a contatto, i capelli sembrano ispirati a quelli di Giovanna D’Arco, sono cortissimi e hanno la frangetta. Ma soprattutto, ciò che colpisce (oltre ai moltissimi chili persi), è l’abbigliamento sobrio, basico ed essenziale, che predilige una palette cromatica dai toni neutri.
Nel lungo e inesorabile percorso di cambiamento, durato 4 anni, Arisa sembra avere trovato la sua giusta e definitiva dimensione nel 2014. In occasione del Festival di Sanremo di quest’anno, dove vincerà con Controvento, l’artista ha mantenuto i capelli corti, un trucco più leggero, ma la mise (firmata da Jil Sander) è diventata ancora più sensuale, quasi a volere rimarcare una ritrovata femminilità.
Pinella PETRONIO