Una di quella in cui affondare il naso quando fuori comincia a fare freddo. Una di quelle in cui nascondere pure i pensieri. Una maglia a collo alto in inverno è come un bel cappotto di cashmere color cammello: imprescindibile. Amatissimo negli Anni ’70, quando le tendenze moda volevano una donna più coperta, dopo le esuberanze degli Anni ’60, la maglia a collo alto è un capo versatile, passepartout e perfetto da indossare sia in autunno che in inverno.

Maglia a collo alto, quando indossarla

Di giorno, in ufficio e in montagna, di sera e nelle occasioni più formali, ma soprattutto, in questo periodo di distanziamento sociale, perfetta per stare in casa ed essere pratiche senza rinunciare allo charme, la maglia a collo alto diventa protagonista assoluta del look. In versione chunky, con le trecce, a coste, oversized, ampia e avvolgente, indossata da sola sopra una gonna a matita, un semplice paio di jeans o pantaloni dal taglio sartoriale.

Come indossarla

Oppure si indossa, nella variante extra sottile ma sempre super calda, sotto un blazer elegante, uno scamiciato, un wrap dress, un cardigan o – super trendy – sotto un gilet. C’è anche chi, tra i veri nostalgici degli Anni ’70, ama indossarlo sotto la camicia, magari abbinata a pantaloni in corduroy.

Maglia a collo alto, le varianti

Di grande tendenza anche per quest’autunno inverno 2020-2021, emblema di tanti look minimalisti, le passerelle di moda lo hanno proposto per lo più nella variante monocromatica, ma anche con giochi color block, arricchiti da frange, motivi geometrici, ricami floreali e dettagli preziosi. Nella variante over, cropped o aderente al corpo, con colli XXL o mini, in cashmere ultralight o in lana più pesante, la maglia a collo alto rappresenta l’alleato più cool e fedele dei look invernali. Vera coccola per affrontare l’inverno.

Nella gallery trovate una selezione dei modelli di punta per questa stagione, da sfoggiare in ufficio, se siete tra quelle che non conoscono la parola smart working, oppure in casa, comodamente sul divano.

 

Pinella PETRONIO

(Credit ph. cover @annabelrosendhal)